VIII Strada - La Leggenda della Grande Porta

Copertina 9

Info

Anno di uscita:2009
Durata:53 min.
Etichetta:Autoprodotto
Distribuzione:Maracash/Venus

Tracklist

  1. LA LEGGENDA DELLA GRANDE PORTA
  2. MEDITERRANEA
  3. ULYSSES
  4. SINERGY
  5. LAGUNA DI GIADA
  6. AMANECER
  7. LA TERRA DEI FALò

Line up

  • Tito Vizzuso: vocals
  • Davide Biscardi: guitars
  • Silvano Negrinelli: piano
  • Davide Maltagliati: bass
  • Riccardo Preda: drums

Voto medio utenti

Sono fiero di aver avuto l'opportunità di recensire un disco che, miei cari lettori di EUTK, non faticherei a definire stupendo.

"La Leggenda della grande porta" è la prima fatica sulla lunga distanza degli italiani VIII Strada, band dalle multiformi sembianze, che per dovere di catalogazione inserisco nel prog-metal, ma che manifesta al suo interno talmente tante influenze e sonorità differenti, che tale catalogazione, od una qualsiasi altra, risulterebbe riduttiva.

La band ruota da anni attorno alle dita del tastierista/autore Silvano, il quale segue la sua creatura come un figlio, vede partire membri storici, avvicendarsene altri, crea con perizia e fatica le canzoni, che richiedono a volte anni per assumere la loro forma definitiva, e finalmente, con l'arrivo del 2008, inizia un lavoro in studio che porta lui ed i suoi compagni di viaggio alle soglie del capolavoro.

"La leggenda della grande porta" è un disco che consta di sette tracce, sei delle quali sono delle lunghe suite (andiamo dai 6 agli 11 minuti e passa), durante le quali vi esploderà nelle orecchie un tale caleidoscopio di suoni, ritmi, stili ed esibizioni tecniche che dovrete, come ha fatto il sottoscritto, ascoltarlo almeno 3-4 volte prima di cominciare ad apprezzarne appieno la grandezza.

La base stilistica su cui poggia l'intero progetto è un progressive rock molto influenzato dai mostri sacri degli anni '70 italici, e penso principalmente al Banco del Mutuo Soccorso; ma ciò non toglie che i riferimenti sonori siano perfettamente inseriti nel contesto attuale, soprattutto per quanto riguarda la produzione cristallina, ed una scelta di suoni semplicemente perfetta, e molto 'americana', se mi si passa con tale termine un riferimento al prog-metal più attuale. In questo disco, infatti, potrete trovare il sound più moderno, sembra di sentire i Dream Theater che giocano a fare gli Area!!!

Agginungete alla ricetta la voce di Tito, cantante che mi ricorda molto il buon vecchio Renga dei tempi dei TImoria, o il Roby Facchinetti di perle indimenticabili come "Parsifal", ed avrete già capito in che teritori ci stiamo muovendo.

I brani sono semplicemente stupefacenti per freschezza compositiva, ispirazione nella stesura dei testi, completamente in italiano, che spesso e volentieri assumono sfumature mistiche ed escatologiche (ed è lì che di più mi ricordano il Banco), ed una difficoltà tecnica assolutamente sopra la media, per brani che diventerebbero una sfida per qualsiasi musicista.

Potrei dilungarmi in un track by track, ma i sette brani mantengono una compattezza ed un fascino tale che rendono il disco una sorta di viaggio onirico nella parte meno esplorata del nostro/vostro io.... Cito, per mero gusto personale, la strabiliante strumentale "Sinergy", sentire (e non solo ascoltare) per credere....

E' assolutamente scandaloso che una band di questa levatura non abbia un contratto discografico di quelli che contano... Smettete di perdere tempo dietro a sterili organetti progressive, non limitatevi ad iperveloci smanettoni alla Dragonforce, e buttatevi a capofitto in un sogno in musica chiamato VIII Strada. Strepitoso.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 nov 2014 alle 17:30

Grande recensione!

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