Copertina 9

Info

Anno di uscita:2009
Durata:36 min.
Etichetta:Street Symphonies Records

Tracklist

  1. MONSTER IDIOT
  2. BLOODY VELVET
  3. TROPICAL DISEASE
  4. BIG TOWN
  5. BROKEN SILENCE
  6. TOO BAD
  7. JOKER
  8. SMOKE THIS
  9. ACID RAIN
  10. GANGSTER
  11. DEMOLITION MAN

Line up

  • Gabry: vocals
  • Diablo: guitars
  • Andy K: drums
  • Nicoch: bass

Voto medio utenti

Non sono facile a farmi prendere da facili entusiasmi simil-adolescenziali per un disco, sarà che ne ho ascoltati troppi, sarà che il fatto di essere io stesso un musicista mi fa sempre cercare il proverbiale pelo nell'uovo, sarà che ho un'aplombe da perfetto Englishman (si, si, lo so, cominciate pure a sfottere)... Ma questa volta, ca**o, sono proprio gasato!

Ve lo dico in poche parole: i Killer Klown sono italiani, fanno dello sleaze/hard rock alla Guns/Skid Row, questo è il loro debut album e... sono fantastici!!!

Ok, adesso ritorno ad essere professionale...

La band si forma nel 2005, ed include nel suo four-piece musicisti già parecchio rodati, tutti di matrice hard/glam. Il risultato è un album, questo "Gain", contenete 11 tracce di rock'n'roll veloce, grezzo, sporco e dannatamente trascinante. Avrei centomila particolari da suggerirvi, uno per ogni volta che il platter ha fatto il giro completo sul mio lettore: produzione perfetta, composizioni accattivanti, chitarrone gigantesche, assoli pregevoli, cori da stadio, ed un cantante, Gabry, che ha una voce maledetta, una sorta di Seb Bach dei tempi d'oro, con un pizzico di cattiveria in più! Un'estensione invidiabile, un'attitudine da bastardo figlio di p***ana, ed un groove come non ne sentivo da tempi.

Qualche titolo? L'opener "Monster Idiot" è già un classico, se solo la conosceste: ritornello indelebile, attacco cattivo e veloce, un pezzo da applausi e da pogo! "Broken Silence" ricorda nelle sue sugggestioni western/acustiche i Bon Jovi dei tempi d'oro, "Joker" sembra rubata al prossimo album degli Airbourne, quattro quarti in-your-face e Gabry su tutti che domina con la sua voce incredibile, a suon di "fuck you" e compagnia danzante! Potrei continuare a farvi la cronistoria di ogni pezzo, ma penso che il concetto sia stato chiarito a sufficienza.
La ricetta è: Appetite for Destruction+Slave to the Grind+Slippery when Wet, più una spruzzatina di Airbourne. Aggiungete una produzione volutamente sporca e live, ma dai suoni perfetti, ed un quartetto di animali da rock, uno più bravo dell'altro, ed eccovi serviti i Killer Klown. Ne sentiremo parlare? Ci potete scommettere i gioielli di famiglia. COMPRATELO.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 10 mar 2009 alle 16:17

Grazie a tutti voi per il supporto, cerchiamo sempre di fare il nostro dovere al massimo delle possibilità, non sempre si riesce.... Viva la Gloria di EUTK!!!

Inserito il 09 mar 2009 alle 10:11

Mi sono appena fatto una cultura sul loro sito ufficiale. Sarà che sono passati tanti anni dai GnR, quelli veri, di "Appetite" ma il suono è davvero fresco e spontaneo. D'altra parte anche i Guns non inventavano nulla, all'epoca. Mi sembra che il gruppo non scopiazzi ma si ispiri: certo l'impronta Axl/Slash è molto presente ma i riff sembrano saccheggiati da anni di sporco Rock'nRoll NewYorkese , à la Kory Clarke/Warrior Soul. Ora la differenza la farà la "sincerità" di questa attitudine, perchè il RnR è e deve essere dannato, sporco e puzzolente.

Inserito il 09 mar 2009 alle 02:58

Non ho ancora sentito l'album ma non ho potuto resistere... dopo aver letto la tua recensione alle 11.50 di questa mattina mi sono armato della mia PostePay e grazie a PayPal alle 11.53 avevo già pagato la mia copia direttamente alla Street Symphonies Records che, per esperienza con il debut dei Johnny Burning 'Get Up Get Loose Get Off!', si è già dimostrata cordialissima e rapidissima nella consegna (tanto che prevedo di vedermi recapitare a casa il CD già martedì mattina). Dopo qualche ascolto posterò le mie impressioni ma devo ammettere che la SSR è una label nuovissima ma tutta italiana e che promette già grandi cose e penso che sarò entusiasta del mio acquisto, tra l'altro dal prezzo onestissimo. Provare per credere e grazie mille ai recensori di EUTK (anche se non è il solo portale metal che consulto) che col loro lavoro mi hanno permesso più volte di fare scelte oculate in fatto di musica regalandomi così grandi emozioni. Grazie e ciao a tutti! Sam

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.