A distanza di tre anni dal precedente "Cantus", che considero uno dei capolavori assoluti della scena italiana (e che consiglio vivamente di recuperare a chi non lo conoscesse), tornano sulle scene i siciliani
Legion Of Darkness con questo nuovo "Meridies", atteso dall'arduo compito di non far rimpiangere il suo predecessore. Lasciando perdere per un momento la qualità intrinseca del dischetto, devo sottolineare la mia contrarietà nei confronti della scelta di masterizzare solo tre dei cinque brani totali in questa release. Non sono un grande fan delle opere tagliate, abbozzate, censurate o rivedute, e "Meridies" non fa eccezione. Anche e soprattutto perché l'ascolto dei pezzi inseriti mi ha messo una tale acquolina in bocca al punto da odiare quei pochi secondi messi come riempimento al posto delle due tracce mancanti, che tra l'altro messe insieme contribuiscono a circa metà dell'intera durata dell'opera. Per questo motivo non me la sento di assegnare un voto a "Meridies" così com'è ora, visto che per me si tratta ancora di una sorta di 'work in progress'. Tornando invece al discorso più prettamente musicale l'album si muove sulle stesse coordinate di "Cantus", accentuando in maniera non troppo marcata la componente folk costruita tramite il sapiente uso degli strumenti acustici, compreso un eccezionale flauto. Per il resto ci troviamo davanti a un pagan/black di fattura eccelsa, ora epico, ora furioso, ma sempre pervaso da una vena di malinconia. La struttura dei pezzi è in continuo mutamento, con passaggi che in poche battute spaziano da incessanti blast beat a break rallentati che si muovono quasi al limite del doom. Non c'è nessuna forzatura in tutto ciò, e le melodie fluiscono sempre in maniera naturale e piacevole. Ovviamente, ed è ormai l'ennesima volta, tutta questa qualità non è stata finora sufficiente al gruppo per meritarsi un contratto decente con una label nostrana. Probabilmente sono tutte occupate a pescare ""talenti"" in Norvegia o Polonia... non accorgendosi che abbiamo in casa nostra uno dei migliori interpreti di un genere che sembrava ormai in via d'estinzione e che invece ha ancora molto da dare.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?