Questi
My Silent Wake provengono dal Regno Unito e fanno di tutto per apparire come la clone band, oppure la cover band dei My Dying Bride. E' incredibile come spesso nella vita ci si possa ritrovare davanti un gruppo che cerca in tutti i modi di assorbire la lezione impartita da altri, e non sò quanto sia voluta questa cosa. Nel caso dei My Silent Wake sembra una sorta di sincera devozione, partendo dal timbro di voce del cantante, estremamente simile sia nelle cleane vocals che nelle tonalità più aggressive e tendenti al growl a quelle di
Aaron Stainthorpe. Ovviamente i ritmi sono rallentati, le melodie vanno alla continua ricerca di atmosfere malinconiche, è tutto affogato in una sorta di angosciante incedere sonoro, il tutto spezzato ogni tanto da piccole sfuriate metalliche che fanno risvegliare dal torpore.
A Garland Of Tears non è un disco brutto nella sua oggettività, forse farà anche la gioia di tutti gli appassionati del Gothic/Doom Metal, almeno nei primi due ascolti, immediatamente dopo scatterà la voglia di andarsi a riprendere l'originale, ossia The Dreadful Hours dei My Dying Bride, disco da cui questi ragazzi sembra non riescano proprio a riprendersi. Il problema è che questo gruppo è giunto al terzo disco ed è difficile credere che all'improvviso riescano a dare una sterzata convincente al loro stile, estremamente derivato. Si salva una produzione per nulla plastificata, che fa emergere al contrario il lato più live della loro musica, insomma non troppo sporco ma neanche artificiale e freddo. C'è solo una cosa da fare: scegliere i My Dying Bride oppure avere il coraggio di sganciarsi dai soliti clichè.
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