La
Century Media è senza dubbio una delle etichette più grosse ed importanti in ambito metal e nel 2008 ha tagliato il traguardo dei 20 anni di attività. Per festeggiare le (quasi) nozze d'argento la label ha ben pensati di imbastire questo doppio cd intitolato
"Covering 20 Years Of Extremes" in cui le band del proprio roster si cimentano nelle cover di grandi classici dell'heavy metal e in pezzi meno conosciuti.
Nonostante il titolo, non si tratta tuttavia di una compilation dedicata esclusivamente alle sonorità estreme, anche se in questo senso alcune perle ci sono.
Dunque, vediamo...un disco di cover abbiamo detto. Ma come ben saprete ce ne possono essere di due tipi: quelle eseguite pedissequamente rispettando le versioni originali, e quelle rielaborate secondo i dettami stilistici intrinseci in ogni band. In questa doppia uscita c'è da dire come il dominio assoluto spetti alle cover della prima categoria, anche se qualcuno si avventa nell'ardua impresa di rendere in maniera personale i pezzi. Sugli scudi finiscono sicuramente i Grave con la cover di "Vermin" degli Asphyx, i Napalm Death che ripropongono il cavallo di battaglia degli Hellhammer "Messiah", i Krisiun che ci deliziano con "Human Dissection" dei mai troppo elogiati Demolition Hammer, gli Asphyx di "Os Abysmi Vel Daath" dei Celtic Frost ed infine i Cryptopsy alle prese con "Oh My Fuckin' God" degli SYL. Al contrario, la poco lusinghiera palma di "cover peggiore" spetta ai Maroon, in grado di rovinare completamente uno dei pezzi più belli dei Samael, ossia "Baphomet's Throne", semplicemente ridicolizzato e svuotato di tutte le atmosfere sinistre a causa di tastiere decisamente fuori luogo. Per il resto interessante la rivisitazione in chiave hardcore/metalcore dei Lacuna Coil perpetrata ai danni delle nostre orecchie dai Manntis, i quali sì ci mettono del loro, ma con risultati poco incoraggianti. Per il resto divertente sentire gente come Wolf, Watch Them Die, Firewind, The Forsaken e Arch Enemy (curioso lo "scambio di favori" con i Dream Evil) cimentarsi in paesaggi sonori non proprio consoni alle loro rotte musicali abituali, riuscendo in ogni caso a proporre qualcosa di piacevole.
Cogliamo l'occasione per tirare venti volte le orecchie alla Century Media facendole i milgiori auguri per la sua attività, ma a livello squisitamente musicale questa compilation può rimanere senza troppi patemi sugli scaffali dei negozi..buona giusto per chi con le cover ci va a braccetto.
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