Copertina 7

Info

Demo
Genere:Death Metal
Anno di uscita:2008
Durata:18 min.

Tracklist

  1. THE DAWN AT SUNSET
  2. FURY OF THE EMBERS
  3. SERVE THE FLESH FOR DESSERT
  4. I HAVE NEVER BEEN HURT BY LUXURY
  5. AS THE FIRMAMENT RATIFIES THE END

Line up

  • Theo: bass
  • Luke: vocals
  • Pao: guitars
  • Andrea: drums
  • Leo: guitars

Voto medio utenti

L'intro tastieristica dal sapore Dimmu Borgir-esco trae in inganno: non c'è black (o almeno, non più di tanto) nelle corde dei veneti From The Shores, ma death metal ora brutale ora melodico. La caratteristica su cui punta molto questo "Until My Last Breath" è proprio la varietà di sensazioni suscitate dai continui cambi di umore della band. Così vi capiterà di passare da una sfuriata a base di blast beat a partiture melodiche al limite del power, conditi anche da una serie di assoli dal sapore classico di pregevole fattura. La cura per i dettagli non è assolutamente secondaria, e questi cinque ragazzi regalano tutta una serie di sovrapposizioni e arrangiamenti degni di un ensemble già consolidato, segno che gli anni passati ad affinare le proprie qualità sono stati ben spesi. Si respira un senso di coesione durante tutto l'ascolto, che é la qualità spesso mancante dai demo delle giovani band underground. Quando c'è la tecnica strumentistica ma manca la capacità di far scorrere i pezzi in un unico flusso il risultato non può che essere incompleto. Questo non è un difetto di "Until My Last Breath", che anzi suona superbo nel suo incedere monolitico e ben congegnato. Semmai quello che si può imputare alla band è un certo senso di disorientamento dovuto al fatto che non si capisce mai chiaramente se la band voglia virare verso l'aggressione o se invece voglia mantenersi su binari ben più ruffiani. Alla lunga la ricerca di soluzioni che consentono di navigare in questo limbo, abbracciando entrambe le direzioni, rischia di far scadere il tutto nella banalità di soluzioni già sentite. Cosa che non succede invece quando la band sfrutta la sua capacità di comporre musica più diretta, sincera, groovy. Siamo comunque in territori di assoluta qualità, e mi auguro che i From The Shores continuino a lavorare sulle ottime caratteristiche di questo lavoro, sugli improvvisi intermezzi acustici e sulle partiture vocali senza compromessi. Per ora promossi, ma da risentire sulla lunga distanza!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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