Primo demo autoprodotto per i riminesi
Crawling Chaos, autori di un ibrido tra death, thrash e heavy-classic, purtroppo senza capo né coda. Con tutto il rispetto per il lavoro di questi ragazzi, devo dire, a malincuore, che questo
“Goatsucker” non è affatto un buon prodotto: i brani sono sfilacciati, apparentemente senza alcun filo conduttore, le tante influenze sono mal gestite ( si passa da sfuriate a là Morbid Angel a aperture melodiche in stile Iron Maiden, il tutto senza soluzione di continuità, per non parlare delle ultime due tracce dell’EP, pseudo grind dalla durata di un minuto ciascuna), la personalità è zero o quasi. Infine, il tutto è coronato da dei suoni e da una produzione che decisamente non aiutano.
La mia valutazione non può che essere negativa, ma voglio consigliare al gruppo di non demoralizzarsi e di accettare come costruttivo questo “rifiuto” della critica specializzata. Per emergere dal poco incoraggiante panorama underground italiano, c’è bisogno di grandissima passione, sacrifici e tanta, tanta gavetta. I migliori auguri ai Crawling Chaos e al loro futuro.
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