Terrorizer, Napalm Death, Repulsion. Questi i primi nomi ch riecheggeranno nelle vostre orecchie durante l'ascolto di "Crushing Fury Of Bastardization" di questo incazzoso trio texano noto alle forze dell'ordine con il nome di battaglia
P.L.F., acronimo di
Pretty Little Flower. Sì, un gruppo grind che si chiama Piccolo Bel Fiorellino, e giuro che non vi sto prendendo per il culo! Come penso avrete già intuito i pezzi non vanno troppo per il sottile, con batteria pestona, in bilico tra tirate hardcore e blast grindcore, voce sguaiata quanto basta per scatenare l'indignazione di chi ascolta, rifferama scarno ed essenziale ma al contempo feroce. L'album in sè è composto da 11 tracce, tra cui una cover dei grinder Denak riproposta in maniera convincente, e ben tredici bonus tracks tra pezzi in studio e pezzi live, inclusa una cover dei seminali Doom. Le tracce dal vivo però sono piuttosto deficitarie dal punto di vista della qualità del suono, con batteria ovattata a coprire praticamente del tutto una voce che stenta ad emergere e una chitarra zanzarosa che praticamente non permette di capire cosa stia suonando.
Per i nostalgici del grindcore vecchio stampo questi dolci Fiorellini faranno fare un piacevole viaggio a ritroso nel tempo andando a riscoprire le radici del genere; gli altri potranno continuare a vivere le loro inutili esistenze senza che il loro cammino si incroci con i PLF.
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