Copertina 5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:31 min.
Etichetta:Deadbang

Tracklist

  1. THE MASSACRE IS COMING
  2. SLAUGHTER & HUMAN MUTILATION
  3. BLOODSTAINED HANDS
  4. SCARS OF WAR
  5. TO KILL IS NOTHING
  6. DESPERATE SHOOTING
  7. WRAPPED IN GORE...OF SUBMISSION
  8. FLASH BEFORE THE HOLOCAUST
  9. ROTTEN CORPSE LACERATED

Line up

  • Franco Fois: guitars
  • Luigi Cara: vocals, bass
  • Edoardo Quilichini: drums

Voto medio utenti

C'è poco da stare allegri ascoltando questo disco dei nostri compatrioti Smashhead (per chi frequenta il nostro forum: no, non si tratta del glorioso smilie), non solo per quel che riguarda l'immaginario splatter/gore che la band si porta dietro, ma anche per l'aspetto musicale: in entrambi i casi il punto di riferimento sono senza dubbio i Cannibal Corpse, che con il loro death metal brutale condito di tematiche macabre hanno fatto scuola.
Inutile rimarcare come la differenza tra i floridiani e gli italiani sia oserei dire incolmabile, visto che il gruppo americano ha di fatto fatto da apripista e che gli Smashhead rappresentano una delle innumerevoli formazioni che ne ha seguito i passi.
Il death metal di "Rotten Corpse Lacerated" si caratterizza quindi per una batteria onnipresente e sempre intenta a picchiare forte, pur concedendosi anche stacchi meno votati alla velocità e più ragionati, accompagnata da dei vocals molto gutturali e chitarre che spesso ricordano quanto fatto dai Cannibal.
Pezzi come "Bloodstained Hands" o "Wrapped In Gore...Of Submission" evidenziano in maniera più che esplicita quella che è l'influenza dei cannibali americani (con riferimento ovviamente al gruppo di Chris Barnes, e non a qualche popolazione indigena dell'America Latina), con la naturale ed ovvia conseguenza che l'originalità se ne va giù per lo sciacquone.
Cosa che di per sè non rappresenterebbe un problema se i pezzi denotassero una certa ispirazione, peccato però che i brani di "Rotten Corpse Lacerated" suonino decisamente banali e scontati, in poche parole un susseguirsi di tutto ciò che è il brutal death da quindici anni a questa parte.
Mi rendo perfettamente conto che è assai difficile riuscire a proporre qualcosa di realmente nuovo in questo ambito musicale che lascia ben poco spazio a nuovi sviluppi (spazio in cui pochi gruppi come ad esempio i Nile si sono infilati), ma in "Rotten Corpse Lacerated" non riesce a proporre qualcosa di veramente significativo, pur rimanendo in un ambito già ampiamente esplorato in passato.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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