Neanche lo straccio di una biografia in questo "Failing in Triumph" dei tedeschi (presumo) Battlesword, band che da copertina, monicker e logo avrei giudicato epic metal. Invece la proposta della band è un death molto melodico, molto poco epico e molto moderno, con solo qualche spunto viking qua e là alla Moonsorrow. "Failing in Triumph" si apre con la solita intro, nella quale si odono in lontananza spade e tumulti battaglieri, ma si tratta dell'unico episodio del disco dalle tinte vagamente epiche. Già, perché a partire da "Chapter II" ecco prendere il sopravvento i chitarroni compressi e scontatamente armonizzati come At the Gates insegnano, sui quali va a spalmarsi un growl insipido e particolarmente atono. La produzione, cristallina e tagliata sui medi, affossa del tutto le speranza di udire qualche spunto lontanamente epico. Come ben mettono in chiaro canzoni melodiche quanto banali come "This Silent Night" o "Baptized in Fire", i Battlesword sono solo uno dei tanti ed ennesimi gruppi del death metal del nuovo millennio, per intenderci quello in cui di death metal non c'è traccia, mentre si abbonda di melodie, armonizzazioni e altre amenità del genere, sulla scia dei vari Amon Amarti e compagnia brutta. Se siete patiti di queste sonorità, così in voga di questi tempi, provate a dargli un ascolto, in fondo "Failing in Triumph" si lascia ascoltare, seppur tra molti sbadigli; per quanto mi riguarda non posso che dare l'insufficienza ad un gruppo del genere, del tutto impersonale e dozzinale. Evitabili.
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