Copertina 7

Info

Anno di uscita:2003
Durata:49 min.
Etichetta:Xtream Music

Tracklist

  1. TARANTO
  2. VIOLA DOBOZY
  3. OKANEKENE 22
  4. TRAS EL IV CAOS
  5. ANDALUCÌ
  6. ...AND APE AR
  7. AN MIS THEIMOUS
  8. NIVEL-UM CIX
  9. POBO DE LENDA
  10. MAIN ORT
  11. CORCUBIÒN
  12. NAÌM, YHAZURA, DERVAL...
  13. AL-MINZORTH

Line up

  • Hilis Ver III: bass and literature
  • Bossu Morbius El Tolerante: vocals
  • Xalen D Kharnash: vocals
  • Ashkar: synth
  • Trollberg Al-Haizary: guitars
  • Kyrtan: crossing flute and percussions
  • El Zamut: drums
  • Debo j: bagpipe
  • Zree Oklock: clarinet and carillon

Voto medio utenti

Ricetta per ottenere del buon Epic Folk Pagan Metal: inserire elementi folk della nazione di appartenenza (nel caso degli User NE, Spagna), aggiungere una buona quantità di epic alla Bathory, mescolare con del corposo extreme metal (black, doom, death, non ha importanza), shakerare il tutto per 49 minuti e il cocktail è servito! Scherzi a parte, questi 9 (!!??) spagnoli ci sanno davvero fare. Provengono dal sud della penisola iberica e sono insieme dal 1996. Alle spalle hanno un cd d'esordio, del 2000, che gli ha garantito una crescente fama nell'underground spagnolo. Come avrete intuito quello che ci propongono è un mix di molti generi che spaziano dal death all'epic e con un comun denominatore di inserti folk spagnoleggianti. C'è tutto, chitarre classiche, clavicembalo, flauto, percussioni, ma anche chitarroni distorti, batteria, voce maschile in growl, bilanciata da una gradevolissima voce femminile. I pezzi sono brevi, godibili, molto ben alternati e in genere uno molto sostenuto precende un pezzo più breve, strumentale. E sono proprio i momenti strumentali che fanno emergere tutte le qualità di questo curioso e originalissimo gruppo. Non che le parti cantate siano brutte, tutt'altro, ma non sono quelle che elevano il gruppo al di sopra della media. Dalla prima all'ultima traccia i 9 spagnoli ci tengono col fiato sospeso, in attesa della traccia seguente, che si rivela un perfetto proseguimento della precedente. Probabilmente avrebbero potuto unire le tracce e ne sarebbe venuta fuori un'opera magari di più difficile assimilazione, ma non meno valida, anzi! L'unica caduta di tono si ha con la settima track: un coro da messa ci accompagna lungo tutti i suoi tre minuti ed è davvero una fatica reggerli tutti!! Un piccolo incidente di percorso che però non compromette assolutamente il valore di questo album. Le loro prospettive di miglioramento sono immense e per uscire dall'underground e godere di un pò di meritata popolarità, basterà loro far tesoro dell'esperienza accumulata nel tour spagnolo appena intrapreso e indirizzare tutte le buone idee e qualità che hanno in una direzione ben precisa. Se potete dategli un ascolto, non ve ne pentirete!
Recensione a cura di Alessio 'Slayer' Noè

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