Questi
Heiden hanno un percorso artistico particolare. Partiti come una comunissima Pagan/Viking Metal band si sono trasformati negli anni in un qualcosa che passa attraverso il Black Metal più gelido, e le sperimentazioni più dissonanti e cupe, esattamente come i Satyricon di Rebel Extravaganza, band da cui attingono a piene mani senza farsi il minimo problema.
Obsidian poteva uscire tranquillamente per la Moonfog Records, perchè dentro questo disco è presente quello che per un certo periodo è andato di moda nel settore estremo, ossia un ibrido fra glaciale Black Metal tradizionale mixato a divagazioni che poco c'entrano a livello musicale, però è pur vero che riescono (quando si è capaci) a donare sensazioni claustrofobiche, pregne di ansia. Questi Heiden ormai al quarto disco hanno forse trovato la loro via maestra, e lo dimostrano con grande maturità in canzoni come Triad e At A Funeral, due piccoli omaggi alla band di Satyr e Frost. Non spingono mai in maniera eccessiva il piede sull'acceleratore, preferiscono di gran lunga concentrarsi sulle atmosfere e i dettagli, elementi realmente disturbanti che avvolgono il loro Black Metal con una patina grigia e contaminata da sensazioni devianti. Molti sono gli spunti in cui la band tenta di distaccarsi dalla matrice propriamente Metal per andare a cercare strade alternative, e riuscendoci anche nella maggior parte dei casi, vuoi per la voglia di essere freschi ed originali, ma soprattutto per colpire l'ascoltatore evitando i soliti e sterili blastbeat. Non so quale potrebbe essere la loro prossima evoluzione, staremo ad ascoltare.
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