Anche i
Domina Noctis tornano sul mercato con il loro secondo disco intitolato
Second Rose, e giusto per mettere subito in chiaro le cose: se siete appassionati fino al midollo di Gothic Metal siete i benvenuti, per tutti gli altri è meglio che lasciate perdere sin da subito, già da questa recensione.
Tentando di inseguire il successo commerciale di Nightwish, Whitin Temptation e ovviamente Lacuna Coil (si lo so da me che "non ci ispirano a nessuno in particolare...", tipica scusa), questo nuovo album della band non fa altro che sintetizzare quello che il mercato del Gothic Metal offre: voci femminili fra il Rock e il sinfonico, tra l'altro Edera è l'unico elemento di spicco, riff di chitarra semplici e orecchiabili, ma anche tremendamente spenti e anonimi come nel caso loro, e per chiudere in bellezza quella leggera spruzzatina di Elettronica negli arrangiamenti, giusto perchè fa molto "...contemporaneo e urbano".
Ripeto, quello che realmente si salva qui dentro è la voce calda e sensuale di Edera, che riesce a variare stilisticamente, anche se ad onor del vero se riuscisse a trovare una via ancora più personale i risultati sarebbero ancora migliori di come lo sono ora, e questa non è una critica, è uno spronare a trovare nuove soluzioni. Tutto il resto è il solito Gothic Metal di maniera, e in giro di dischi simili ce ne sono anche troppi. Sinceramente sono rimasto sorpreso nel vedere dietro la chitarra Asher, già nei Forgotten Tomb, dove ci sono sonorità che gli competono (e gli si addicono) veramente, e difatti nei Domina Noctis appare quasi fuori luogo, spento, come se il suo estro e la sua negatività non riuscissero ad esplodere, è come se fosse obbligato ad attenersi ad un copione prestabilito, con risultati mediocri.
Chi ama alla follia questo genere potrebbe anche dargli una possibilità, chi cerca altro di meno inflazionato non troverà qui dentro quello che cerca.
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