Gli Helloween non sono riusciti a convincere del tutto con l'ultimo album "Rabbit Don't Come Easy", ho visto invece centrare meglio l'obiettivo il debutto dei Masterplan, la band formata dagli Roland Grapow e Uli Kusch. Ma non sto andando fuori tema, perché sebbene molto meno pretenzioso, non mi sembra nemmeno malaccio questo "Hearts & Bones", il primo album realizzato dai Kickhunter, band in cui milita Markus Großkopf, appunto bassista degli Helloween. Qui termina comunque ogni possibile accostamento con gli Helloween, i Kickhunter sono autori di un dischetto piuttosto semplice e divertente, tutto orientato verso sonorità alla Whitesnake, AC/DC, Krokus e Van Halen. Infatti, la voce di Jörg Wesenberg non è poi così lontana da quella di David Lee Roth ("Bye Bye Bye"). Non mancano qua e là atmosfere blues, evidenti, eccome, nel breve strumentale che dà il titolo all'album, ed anche qualche uscita boggie con "Smile Smile Smile. L'uso dell'Hammond da parte di Ansas Strelow (ex Ocean) non fa poi che accentuare il tuffo nel passato dei Kickhunter, e si fanno notare spesso e volentieri quei divertenti coretti femminili che fanno contrasto con la voce roca e "sgraziata" del cantante. Gli altri musicisti, come le loro rispettive band di appartenenza, non sono così famosi come Markus Großkopf, sempre molto presente con il suo basso nelle varie canzoni (come su "To Hell And Back Again"), ma se la cavano tutti più che bene. Non male la produzione che da un taglio più moderno e vivacità all'Hard Rock (ri)propostoci dai Kickhunter. Venderà, non venderà... mah, perlomeno è divertente ed arriva inaspettato.