Death metal e melodia. Mi dispiace, ma io non ho mai creduto molto in questa accoppiata. Certo, se ci si trova al cospetto di capolavori come "The Gallery" o "Slaughter Of The Soul" la situazione è differente, ma non sempre si hanno dei Tompa o degli Stanne in formazione, e non sempre si hanno dei riffeur di grido come Anders Björler...
Come se non bastassero gli scandinavi, ecco arrivare dalla (a noi) vicina Spagna un gruppo che tenta di emulare i colleghi svedesi sopracitati spruzzando il tutto con del
piacevole "black sinfonico" alla Dimmu Borgir. I
Dawn Of Tears, con questo EP, sono alla loro seconda prova discografica. Il precedente CD
"Descent" (2007) è stato accolto molto positivamente da critica e fans, tanto da portare i nostri in tour con gente del calibro di Dimmu Borgir, Dew Senteted ed altri. Che dire di questo
"Dark Chamber Litanies"? Poco, secondo me. Cinque brani per ventotto minuti dei soliti riff, le solite parti sinfoniche di tastiera, le solite "sfuriate" ritmiche, i soliti scream (pessimi, secondo me) del cantante, eccetera. Certo, i nostri tecnicamente ci sanno fare (ed è per questo, sostanzialmente, che non gli do' 4), ma non basta. In Svezia facevano dischi molto migliori di questo dieci anni fa. Nota positiva: il cantante, quando non si perde a gracchiare al microfono, denota una gran bella voce. Peccato la si possa sentire (poco, fra l'altro) solo su
"Since They're Gone".
Rimandati. Al prossimo full-lenght album saranno magari in grado di proporre maggiore varietà ed originalità.
Potete scaricare il disco legalmente dal loro sito
www.dawnoftears.com/
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