Copertina 4

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2004
Durata:48 min.
Etichetta:Osmose
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. NUCLEAR VOMITING WARCRAFT
  2. HADES RISES
  3. OF FIRE REVEALED
  4. FORETOLD
  5. CREST FALLEN OF DIVINITY
  6. AS SHADOWS CORRUPTS
  7. IN THE DEPTHS
  8. ANTAGONIST GRIM
  9. THROUGH HONOR AND FURY
  10. FORTH TO NAXZGUL

Line up

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Aaahh il Messico... paese di mari, foreste tropicali, antichi resti della civiltà maya. Terra di sabbia, sole, e caldo afoso comunemente associata ad un ciuchino portato alla ricerca di qualcosa di fresco da bere. Becere pubblicità a parte, "mira le corna Pedro", il Messico spesso è anche terra di heavy metal e i Ravager sono qui per ricordarcelo! Purtroppo se fossi un messicano mi vergognerei ad essere rappresentato da un gruppo di tale "levatura" e probabilmente mi metterei il giorno stesso a cercare di tirare su qualcosa di meglio... ma tant'è, oggi nel lettore gira "Naxzgul Rising" ed è di questo che dobbiamo parlare ora. Un album di death metal privo di alcuna ambizione, costantemente adagiato sulle orme di gruppetti come i Morbid Angel. Cosa ci sia di divertente e gratificante nel suonare qualcosa che altri hanno già fatto (meglio) proprio non lo capirò mai. E se il motivo fosse in un certo senso quello di tramandare uno stile musicale a cui si è affezionati, anche quest'obiettivo è stato completamente mancato: i dieci pezzi non possono neanche alla larga essere considerati interessanti, così pieni di riffetti e riffettini anonimi, perennemente impostati su tempi velocissimi dove sono i blast beat a farla da padrone. Anche il suono di batteria è identico a quello del maestro Sandoval, non c'è nulla da fare, e lancinanti assoli scagliati all'improvviso non possono che ricordarci quelli del maestro Trey Azaghtoth. Qualche rallentamento qua e là ci riporta verso territori quasi-doom, ma la sorpresa dura solo qualche istante prima di ripiombare in un vortice di violenza e aggressività fine a sè stesso. Il problema del roaster della Osmose è proprio questo, l'ignoranza che porta ad assimilare tutti i cliché che hanno fatto del metal estremo un fenomeno da baraccone. E la pessima copertina di Petagno non aiuta di certo a migliorare le cose.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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