Si in effetti concordo con il dire che la non eccessiva durata del disco è un punto a favore per la riuscita di questo album. Oggi l'ho ascoltato tutto per intero per la prima volta e sarà perché di Jorn ho tutto e ho ascoltato tutto, sarà che pur adorando la sua voce ormai sono avezzo alle sue peculiarità (quindi certe cose non m'impressionano più tanto, anzi semmai hanno un pesante senso di deja-vu), non sono rimasto particolarmente colpito. Dovrò ascoltarlo sicuramente altre volte, però per ora rimango dell'idea che: 1) le canzoni su cui "presta" le sue INCREDIBILI doti vocali e interpretative, glie le devono scrivere altri (leggasi Karlsson, Orstby, Grapow e compagnia varia...) 2) La sua band "solista" pur mostruosa a livello tecnico non la vedo adatta al 100% per le sue peculiarità (troppo dura e oscura) 3) Dovrebbe prendersi un pò più di pausa tra un disco solista e l'altro onde ricaricare a dovere le batterie per le sue idee. Preciso che io sono un suo GRANDISSIMO estimatore.
Anche qui l'uomo corvo in copertina, come per i Primal Fear, ed entrambi i dischi escono per Frontiers.... coincidenze...
Credo che Lande sia ormai a tutti gli effetti il mio vocalist preferito, però è innegabile che sia un pessimo songwriter..l'ha dimostrato con la sequela di album solisti, tutti mediocri (una media da il pessimo songwriting e l'eccelsa interpretazione) e senza mordente, simili se non uguali tra loro..per fortuna qui c'è un netto cambio di tendenza..e ora attendiamolo al ritorno coi Masterplan..personalmente sono fiducioso, vedremo ;) P.S. Solo a me "City in between" sembra uscita dal repertorio degli Ark?