Davvero impressionante la regolarità dei faroesi
Týr, non solo analizzata da un punto di vista quantitativo (ben 5 album in sette anni!), ma soprattutto da quello qualitativo. Pochi gruppi della "nuova leva" possono vantare lo spessore compositivo e l'ispirazione palesati dai quattro, pochi sarebbero capaci di una carriera così sfaccettata pur rimanendo perfettamente fedeli al proprio sound e soprattutto alla propria attitudine. In questo modo i Týr sono riusciti, nel giro di pochi anni, a proporci un cd variegato e alla soglia del "progressivo" come
"Eric The Red", un concept oscuro e monolitico
("Ragnarok") e il più diretto e arioso
"Land", un po' il preludio, evidentemente, del nuovo full-lenght dei faroesi,
"By The Light Of The Northern Star".
Preludio, perché la prima cosa che salterà all'occhio (anzi, all'orecchio), è che il disco in questione ha nettamente mutuato dal suo predecessore lo stile e non per ultima quell'attitudine epic/power oriented che contraddistingue gli ultimi Týr. La opener "Hold The Heathen Hammer High" è piuttosto esplicativa: veloce, diretta, senza fronzoli, dal refrain vagamente speed/power che, inevitabilmente, vi si pianterà in testa per un bel po'. Ecco, sappiate che l'inerzia dell'abum tenderà prepotentemente da questa parte con poche, anzi quasi nessuna eccezione (la monumentale "Into The Storm" potrà a tratti ricordare il passato della band), il che potrà molto probabilmente essere un problema per chi di "Eric The Red" apprezzava, magari, la sola vena vagamente "sperimentale".
Per gli altri invece, beh... inutile dire che i Týr si sono stra-confermati, ancora una volta. "By The Light Of The Northern Star" è un album straordinario, un gioiello, l'ennesima riconferma per una band per cui, francamente, abbiamo finito gli aggettivi. La svolta stilistica ha portato, se vogliamo, addirittura nuova linfa al gruppo (come se ce ne fosse bisogno poi...) e brani come "By The Sword In My Hand", "Northern Gate" o la title-track ne sono una lampante conferma.
In ultima analisi, che dire... ritengo sia obbligatorio per tutti ascoltare questo cd, vuoi per la qualità complessiva indiscutibile, vuoi perché un gruppo così si merita molta, molta più visibilità (che comunque sta acquisendo sempre più, fortunatamente). Onore ai Týr, ai quali auguro un prosieguo di carriera altrettanto sfavillante.