Dopo nove anni di onorata militanza underground nella scena alternativa dell'estremo nord Italia, giungono finalmente all'agonato full-lenght di debutto i
Crenshaw, gruppo ben noto nelle province di Como/Lecco e Sondrio, nonché ormai da tempo lanciato anche sul territorio nazionale.
“Forme Di Illusione” ci presenta una band in grande spolvero, con un lavoro molto professionale, curato e competitivo. L'ambito in cui si muovono i nostri è da inquadrare in un crossover che sa abbinare passaggi liquidi, pacati e quasi sussurrati a momenti decisamente fragorosi e distorti. I dieci brani che compongono il disco sono tutti di pregevole fattura, vari e difficilmente inqudrabili in un'ottica strutturata: c'è psichedelia, funky, groove, accenni di metal moderno...insomma, il termine crossover non potrebbe calzare meglio. La particolarità delle canzoni dei Crenshaw è quella di essere “bilingue”: infatti, tranne che in due casi (
“One Thousand Circles” e
“Sleep Today”), i testi sono composti da parti in inglese alternate a parti in madrelingua; se da un lato questa può essere una caratteristica che contraddistingue la band, il proporre il medesimo schema per quasi tutto l'album potrebbe essere un'arma a doppio taglio. Se infatti i brani al loro interno si presentano molto variegati, l'album nel suo complesso rischia di presentare degli schemi forse un po' troppo ripetuti, ed anche l'ostinarsi a proporre brani bilingue potrebbe rientrare in questa routine. Fra l'altro in diversi casi il passaggio all'inglese sembra interrompere il feeling del brano (come su
“Apparently Nothing”, ad esempio) inficiando l'intensità del momento.
Nell'insieme comunque il disco è decisamente positivo. Certo...non è un album da regalare ad un metallaro, rischiereste la gola, ma se i suoni alternativi e psichedelici vi incuriosiscono...qui troverete pane per i vostri denti cariati. Nella presentazione del disco si legge
“All'ascolto si respira un'atmosfera che sa tanto di A Perfect Circle e Incubus, ma la matrice sonora racchiude numerose esperienze che ricordano il funk dei Living Colour e l'energia dei gruppi crossover degli anni 90”: se a leggere queste righe avete iniziato a sbavare come un molosso per qualche processo psichico di pavloviana memoria...bè, fate vostro il disco.
www.myspace.com/crenshawband
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