L'estate è ormai arrivata... e con essa l'immancabile filmetto a opera dei soliti attorucoli, ambientato con molta probabilità su qualche isola tropicale dove equivoci, tradimenti, botte e ogni altro genere di volgarità assortita sembrano essere all'ordine del giorno. Chi butta anche solo una mezza dozzina di euro in queste banalità lo fa perché sa cosa aspettarsi, si sente rassicurato dalla presenza dei soliti cliché, di uno svolgimento con colpi di scena che in realtà non sono tali, fino a raggiungere il classico, lieto finale.
Ho provato una sorta di tristezza quando tenendo tra le mani questo "Mushroom Clouds and Dusk" ho provato le stesse sensazioni di cui parlavo sopra. D'altronde anche solo a leggere la biografia di questo ensemble svedese c'è ben poco da cui risultare spiazzati: la solita band nata in un gelido inverno dei primi anni Novanta, passata attraverso una lunga fase di demo e altri trascurabili lavori underground, sopravvissuta al lungo periodo di carcere a cui è stato costretto il suo padre fondatore Thyph, infine tornata improvvisamente sulle scene come umile servitrice di Satana. Insomma il percorso tipico di buona parte dei gruppi estremi scandinavi, né più né meno.
Se a questo aggiungiamo il fatto che il nostro trio suona un black metal di chiara derivazione Marduk/Dark Funeral, piuttosto monocorde nella sua impostazione tutta velocità e violenta, capirete che non c'è proprio nulla di innovativo da aspettarsi da questi Thornium. Potrei anche spendere due paroline in più sulla solita perizia esecutiva che tra velocissimi blast beat, riff sparati a mille, ferali vocals e sapienti interventi delle tastiere, bla bla bla... scusate ma non ce la faccio! Sono leggermente stufo di parlare di questi album scritti utilizzando la carta copiativa. "Mushroom Clouds and Dusk" non ha nulla che non va, ma non ha neanche niente che lo possa elevare al di sopra di una stentata sufficienza. Giuro che dopo i primi due ascolti alla fine in testa non mi era rimasta neanche una nota tanto è anonimo e insignificante questo lavoro. Starò invecchiando io?! Bah.