Accidenti che disco! Folgorazione assoluta, tempestiva ed inesorabile.
I
Rebel Tango sono il nuovo gruppo di
Marco Moretti e
Frank Marrelli, rispettivamente voce e chitarra dei Savers, grandissimo gruppo heavy metal romano che purtroppo non è andato oltre il (bellissimo) debutto del 1999 “Victory's In Sight”. Ad accompagnare Marco e Frank nel progetto troviamo
Fabio Chiesa (basso) e
Luigi “Sickboy” Brancaccio (chitarra), entrambi ex membri dell'altro gruppo del grande vocalist romano: i Muddy Roxx.
Fabio Pollastri, attuale batterista della band, non ha preso parte alla registrazione del disco, compito invece svolto dall'ospite
Steve “Mojito” Stixx.
Il sound proposto da questo energico quintetto ha poco in comune con l'epic metal dei Savers e si colloca in un contesto che potremmo genericamente definire “heavy rock”, dove il suono dei grandi gruppi metal (Judas Priest su tutti) si fonde con elementi maggiormente melodici, d'ampio respiro ed “hair” (mi vengono in mente Van Halen, Mr.Big...).
L'opener
“S.O.S. (Smell Of Sex)” ci presenta in modo esplicito ed efficace tutta la “delicata irruenza” della band: un brano che, dopo un'intro elettro acustica dal gusto melodico semplicemente sopraffino, esplode in un rock energico e selvaggio che colpisce al cuore. Grandissimo assolo. Ottimo pezzo anche
“80's Mum”, dove la grande voce di Marco la fa da padrone, guidata da un ritornello semplicemente emozionante. La versione che i nostri propongono del classico di Joan Baez
“Diamonds & Rust” è, a sorpresa, un tributo al brano originale della celebre folk singer americana e non una “cover della cover” (anche se l'influenza della versione Judas Priest del brano si sente) ed il risultato è semplicemente straordinario: interpretazione sopra le righe di una canzone che è comunque uno dei brani più belli mai scritti. Ottima anche
“All Lies”, grande brano hard che vede un altro eccellente assolo di chitarra. Il penultimo pezzo,
“In Your Eyes”, ci introduce alla seconda cover del disco: trattasi infatti di una canzone di Kylie Minogue. Che dire? Mah...sicuramente gran merito ce l'ha anche la bionda tascabile australiana, ma quello che i Rebel Tango sono riusciti a costruire su questa canzone è semplicemente fantastico, a partire dalla stupenda intro elettro acustica fino ad arrivare al chorus, sul quale vediamo la presenza come ospite della brava
Maia Micene. Chiude il disco il bellissimo brano acustico
“Here I Cry”, e la canzone è veramente da lacrime.
Insomma, brani eccezionali per un disco che vede il suo unico difetto nella breve durata. A cercare il pelo nell'uovo avrei preferito più esplosività sul ritornello di “S.O.S.” (ottenibile magari alzando il registro della voce ed inserendo una traccia in più di chitarra rispetto alla strofa) ma è un dettaglio, e per di più soggettivo. La produzione è cristallina e potente, molto "live" e per questo molto diretta, semplice e poco rielaborata. Perfetta per il sound del gruppo.
Ragazzi, se mi facevate tre/quattro brani in più di questo livello per una quarantina di minuti in totale, vi davo 9. Mo' ve dovete accontenta'!
www.myspace.com/rebeltango
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