Quello proposto dai Manhunt è un Thrash Metal che vede questo quintetto torinese far un salto spaziotemporale che li ha riportati sino alla Bay Area degli anni ottanta.
"Murdered by Manhunt", al di là del simpatico siparietto finale, è un'azzeccata opener si lancia velocemente lungo gli irti sentieri tracciati da gruppi come Testament ed Exodus, e lo stesso vale per la seguente "M.A.D.", mentre le melodie e gli arpeggi di "Quintessence" fanno pensare maggiormente ai Metallica ed allo stesso tempo trasmettono la sensazione che se Davide Quinto se la cava nel cantato aggressivo, quando gli si richiede un approccio più melodico non riesce ad essere altrettanto convincente. I'inizio di "Dethronized" mi fa pensare ai primissimi Onslaught ed ai Venom, anche se poi non mancano soluzioni più estreme, condivise anche con la conclusiva e devastante "Vendetta (Megafake Slaughter)", comunque sempre discretamente amalgamate con il "solito" Thrash Metal.
Nei 20 minuti di "Fake", i Manhunt dimostrano di avere tutte le potenzialità per cavarsela dignitosamente in questo contesto, il solo rischio è quello di restare intrappolati nell'equivoco di venire classificati come l'ennesima tribute band al genere.

PS: solo un'accortezza ragazzi, i troppi termini altisonanti all'interno della biografia (genio creativo... celeberrimo... talentuoso...) potrebbero far pensare che ve la tiriate troppo: un po' di misura, se non nella musica (qui dateci tranquillamente dentro!), almeno nelle parole.
Alla prossima!