Dopo averlo fatto con il lavoro solista di Bill Champlin (tra l’altro presente anche in questa produzione, in veste di singer), la Zink Music torna ad accarezzare i diffusori del mio fedele impianto stereofonico celebrando l’autorevole figura artistica di
David Foster, che con la sua attività di produttore, musicista, arrangiatore e compositore ha contribuito fattivamente ad un numero sterminato di grandi successi, da Madonna a Celine Dion, passando per Mariah Carey, Whitney Houston e Richard Marx.
Grazie ad una quantità impressionante di professionisti dello strumento musicale e a ben tredici cantanti, tutti più o meno noti, “Fly away - The songs of David Foster” è un altro di quei prodotti di soft rock dallo stile fortemente “west-coast yankee”, capace di coagulare al suo interno jazz, soul, funky, rhythm ‘n’ blues e pop, per un ascolto rilassato e soffuso, pieno zeppo di melodie caramellose (talvolta pure troppo … occhio al tasso di glicemia!), adatto ad un sereno easy-listening o alle serate a sfondo “romantico”, in compagnia di una/un partner non avvezza/o al valore “sentimentale” di una sferragliata “metallica”, di un incedere ossianico di basso, delle schizofrenie alternative e progressive o ancora delle sempiterne rudezze del punk o dell’hard rock.
Classe e raffinatezza a profusione, dunque, in cui le allusioni più “dure” sono rappresentate dai Chicago e dai Toto più soulful e jazzy, mentre altrove i suoni di riferimento sono ancora più vellutati e pastosi (perfetta la produzione di Toni Malm), confacenti ai gusti uditivi di chi ama Hall & Oates, Steely Dan, Al Jarreau e Air Supply.
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