Il primo full lenght dei
Memories Of Pain parte al rallentatore, prima con un’introduzione strumentale e poi con la parte iniziale di "Impera, Aeterna Roma". Scorrono via, pertanto, un paio di minuti abbondanti prima di assaggiare il Black Metal di questa formazione pugliese, che comunque oltre alle influenze di quei gruppi appartenenti al filone Black più o meno Sinfonico non disdegna soluzioni tipiche del Death, del Progressive ed in qualche modo sperimentali, anche se un indirizzo compositivo così articolato li porta poi a scrivere canzoni che mediamente sforano i 7/8 minuti di durata. Non per niente alcuni dei pezzi meglio riusciti sono proprio le più serrate e compatte "Yggdrasill Has Shaked" e "Full Apathy "o l'orientaleggiante "Black Queen". Tra le altre canzoni si fa comunque notare l'enfatica "The Last Portrait", dove agli screams malvagi (che qui iniziano "decantando" versi dell'Infermo dantesco) ed ai growl profondi di Felice Salentini, si affiancano brevemente anche le clean vocals dell'altro chitarrista, Andrea Lenoci.
Talvolta i Memories Of Pain sembrano proprio farsi prendere la mano, dilatando o meglio diluendo un po' troppo i brani ("Absentia Mentis", "The Darkest Dream", o quella "It Starts From Chaos" che partita davvero bene, perde poi un po' d'efficacia), ed una maggior concisione nel songwriting e negli arrangiamenti non avrebbe certo fatto male.
Tutto sommato si tratta di un esordio sicuramente positivo, sopratutto per una band così giovane ed allo stesso tempo promettente, dato che ha avuto anche la possibilità di suonare dal vivo, sia al Total Metal Festival 2008 sia accompagnando in tour gli Stormlord.
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