I
The Black saranno pure svedesi, ma il loro black metal suona più norvegese che norvegese non si può. Con buona pace della storica rivalità tra la scena black svedese e norvegese, questi tre ragazzi che sono presenti nell'underground black metal dal lontano 1991 hanno dato alle stampe con questo
"Alongside Death" un ottimo disco di black metal vecchio stampo. L'album è un perfetto e bilanciato mix tra la furia primordiale, punkeggiante e dissacrante del black più efferato in stile primi Mayhem e il gelo delle frange più "atmosferiche" del genere, che vede in Burzum il proprio mentore. Ecco quindi che dopo la malvagia e doppietta iniziale, "A Contract Written In Ashes" (uno degli episodi migliori di "Alongside Death" assieme alla titletrack, "Deaths Crown", "Dead Seed" e "The Wrath From Within") cala i ritmi fino ad ora serratissimi proponendo un brano cadenzato ed oscuro, con arpeggi glaciali a tenere le fila del discorso. Oppure anche la conclusiva titletrack, che partita dapprima a mille all'ora, si spegne tra echi disperati e lugubri. La lezione di Mayhem e Darkthrone è evidente, così come l'influenza del Conte, tuttavia i The Black non si pongono come semplici imitatori, ma riescono a suonare freschi ed originali pur non stravolgendo (per nulla) i canoni di un genere che negli ultimi anni ha trovato terreno fertile nelle più disparate contaminazioni.
In solamente trenta minuti i The Black danno una bella lezione di blac metal old school a tutti, riuscendo a far convivere serenamente le due anime del genere in perfetta simbiosi, evitando quindi di proporre un disco troppo monotematico. Il risultato infatti è ben diverso: urgenza espressiva e qualità della musica vanno di pari passo, in un manifesto di morte e dolore che ammorberà l'animo di coloro i quali sono da sempre evangelisti del culto della nera fiamma.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?