Secondo album per i thrashers bolognesi
Neurasthenia, ad un paio d’anni dal loro positivo debutto. Il gruppo si conferma valido interprete di uno stile fortemente ispirato al filone americano della seconda metà degli ’80.
Dunque un thrash meno grezzo e belluino, che pone grande attenzione agli aspetti tecnici e cerca soluzioni vocali più melodiche ed accessibili. Questa è la forza dei felsinei, una serie di affilati killer-riffs, brusche accelerazioni e cori di effetto immediato.
Non ci sono particolari variazioni a tale schema, ma i brani del disco riescono ugualmente a distinguersi senza sembrare ripetitivi. Merito di capacità e coesione della formazione, dalla quale però è da poco uscito il batterista Rivolta.
I Neurasthenia ci offrono un altro buon lavoro di thrash classico, in grado di figurare degnamente anche fuori dai confini nazionali. Inoltre, per chi volesse approfondire la loro conoscenza, segnaliamo la contemporanea pubblicazione, sempre a cura della My Graveyard, della ristampa di “Possessed”, esordio datato 2007.
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