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Bury Me Deep raccolgono il testimone dai Die Fuge, dato che la formazione è praticamente la stessa, sopratutto caratterizzata dalla presenza dietro il microfono di Michelle Darkness (anche negli End of Green), interprete perfetto per le atmosfere gothic ed accattivanti che ammantano "Nearly Down". Tra i solchi di questo album di Metal se ne trova comunque davvero poco, i riferimenti per il nuovo corso dei Bury Me Deep possono, infatti, essere individuati nei The Cure o nei Sisters Of Mercy, anche se bisogna riconoscere che l'inizio di "Beside Myself" ha qualcosa dei Type O Negative.
Non mancano invece le melodie malinconiche ed avvolgenti, già evidenti nell'opener "Cobalt Blue Light", su "The Pain" o nei chiaroscuri della largamente acustica "Vampire's Empire", ed ai Bury Me Deep non sfugge nemmeno qualche momento un po' più incisivo e dal taglio attuale come "Dead People Walk" e "Like Little Souls", o gli evidenti rimandi ai The Cure che si intravedono su "Burn My Soul" e "Devil's Daughter" o quelli a David Bowie su "In Hope of Answers".
Nel suo genere un album che scorre via con scioltezza e si lascia ascoltare con piacere, mostrando al contempo un buon potenziale commerciale.
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