Bene o male i Nostradameus, a forza di calci e spintoni, sono diventati una realtà affermata e solida della scena power metal europea: 6 dischi in 9 anni, tutti quanti per AFM Records, segno di una netta ed autorevole stabilità, nessuno che lascerà una netta impronta nella storia di questa musica ma d'altra parte nemmeno una delusione cocente o un deludente cambio di rotta.

A dirla tutta però, la carriera di questa band svedese si può tranquillamente dividere in due tronconi: quella dei primi 3 dischi, veramente stupendi (tra cui il secondo album, il capolavoro "The Prophet of Evil") e quella degli ultimi 3, a cui appartiene questo "Illusions Parade", costituita da lavori carini ma nulla più, magari con qualche singola canzone o spunto decisamente illuminato ma non particolarmente eccelso nella loro totalità.

Dopo "Hellbound" e "Pathways" i Nostradameus non riescono per la terza volta ad ingranare la marcia superiore e comporre nuovamente qualcosa di straordinario, rimanendo in un limbo non di mediocrità, perchè l'esperienza, il gusto, la mancanza di banalità e soprattutto la grande voce di Freddy Persson hanno il loro valore intrinseco, però certo non possiamo dire che questo sia un discone: brani a volte costruiti bene ma troppo anonimi, melodie carine ma non vincenti, riffs talvolta inefficaci, inficiano il valore finale di un disco che, come negli ultimi 5 anni, ci fa rammaricare perchè in qualche sprazzo escono fuori i Nostradameus degli esordi, quelli capaci di sorprendere ed emozionare: l'iniziale "Walk of Pain" è davvero una gemma di quelle del passato, ed anche l'ambiziosa suite da 11 minuti "Broken Souls - Virgin Mary" dimostra una maturità fuori dall'ordinario, ma nel suo complesso "Illusions Parade" non ce la fa.

Consigliato unicamente ai super fans della band, specialmente chi ha apprezzato gli ultimi lavori, altrimenti ahimè rispolverare "The Third Prophecy", "Words of Nostradameus" e "The Prophet of Evil" ci donerà nuovamente sensazioni che oggi non riescono più ad emergere.