Copertina 8

Info

Anno di uscita:2003
Durata:51 min.
Etichetta:Aeria
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. GOING HOME
  2. NEW HORIZON
  3. FALLING
  4. BLOOD IN THE OCEAN
  5. IN THE WAKE
  6. COLD
  7. FORGOTTEN MAN
  8. MEANT TO BE
  9. A THOUSAND LIES
  10. WATERFRONT

Line up

  • David Garcia: vocals, drums, keyboards
  • Bob Gilmartin: vocals, guitars, bass

Voto medio utenti

David Garcia e Bob Gilmartin sono amici sin dall'infanzia, uniti sopratutto dalla passione per Rush e Kiss. Nel 1996 realizzarono il loro album di esordio "Frame of Miond", poi nel '97 Bob prende il posto, nei Phantom's Opera, lasciato libero da Michael Romeo. Nel '99 anche David si unisce alla band come drummer per l'uscita di "Act IV", dopo di che i due, spinti dalla voglia di creare qualcosa di progressivo, commerciale, ritmico e melodico decidono di lasciare la bande buttarsi da soli nel progetto New Machine, con Bob che si occupa di basso e chitarra e David di tastiere e batteria, dividendosi le parti vocali. Il risultato è qualcosa di veramente speciale. Da grande fan, quale il sottoscritto, di Prog vi consiglio già da subito l'acquisto obbligatorio di un prodotto che è un mix di Rush, Styx, Pink Floyd, Yes (periodo Trevor Rabin), Spock's Beard, e se pensate che tutto ciò lo si deve a sole due persone...
"Going Home" apre il Cd con un piano e un cantato in stile Beatles, poi cambia strumentalmente in un brano hard melodico (il tutto in 1'40"). "New Horizon" è un incrocio Rush - Styx - Spock's Beard, il miglior brano in assoluto che non mi stancherò mai d'ascoltare: ritmica, refrain, cori e arrangiamenti troppo perfetti: roba da primi della classe. "Falling" ricorda i Rush di "Hold your Fire", "Blood In The Ocean" è molto melodica e radiofonica, "In The Wake" ha una ritmica tipica dei primi lavori dei King's X (anche nelle parti corali). "Cold" parte già alla grande con tastiere e ritmica, prosegue in uno stile più prog metal molto hard (Dream Theater del periodo "Awake") ma a metà canzone c'è un colpo di genio, con un intervento vocale e strumentale tipico del prog inglese anni '70. "Forgotten Man" è ancora un dovuto omaggio ai Rush dell'ultimo periodo, "Meant To Be" è un melodic Hard Rock sospeso tra Toto e Chicago, molto commerciale ma un po' troppo scontato. I toni si rialzano con "A Thousand Lies" (avete presente "Home" dei Dream Theater?) con tempi dispari e fughe strumentali. Gli 11 minuti di "Waterfront" cominciano in tono sommesso, con un tappeto di tastiere, proseguono poi più melodici e atmosferici e con richiami a Beatles, Shadow Gallery, ai Pink Floyd più commerciali e con ampio spazio alle parti strumentali. La lunga amicizia ed il fatto di condividere una grande passione per il Prog hanno creato questa grande "nuova macchina", ora sta a voi provarla!!
Recensione a cura di Carlo Viano

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