Copertina 7

Info

Anno di uscita:2009
Durata:46 min.
Etichetta:Black Bards

Tracklist

  1. DAMMERUNG
  2. CARPE NOCTEM
  3. KNOCHENMANN
  4. TOTENSONNTAG
  5. ALTE MüHLE
  6. BLUTROTE SEGEL
  7. IRRFAHRT
  8. FLüSSIG GOLD
  9. STADT UNTER WASSER
  10. ERBARMEN
  11. ADERLASS

Line up

  • Mathis Mandjolin: lead vocals, guitar, mandoline
  • Erik der Müllermeister: guitar, lute, flutes, vocals
  • Carolynn: recorder, vocals
  • Lady Doro: violin
  • Kaptn Kohler: bass, vocals
  • Der Prophet: Drums, percussion

Voto medio utenti

Arrivano al terzo lavoro i tedeschi Cumulo Nimbus, band gothic dalle mille influenze (dal folk all’heavy classic) che si autodefinisce, non sbagliando di molto, “Renaissance-Metal”. La mistura di suoni che inonderanno i vostri padiglioni auricolari, infatti, è tale per cui si richiederà di certo più di un momento, per riprendersi dalla sorpresa di ascoltare una band che suona gotico, ma lo infarcisce di violini, flauti, mandolini, cori latini e greci, aperture melodiche ed acustiche, e stacchi pressanti e metallici, il tutto sorretto da un cantato in tedesco che dà al tutto un’atmosfera di certo inusuale e morbosamente interessante.

Una produzione discreta, che tende a sacrificare un pelo le chitarre per fornire un impatto sonoro più incentrato sulla narrazione della storia che sottende a questo “Totensonntag”, fornisce al platter un’atmosfera quasi onirica in certi suoi passaggi, rendendolo, per quanto non un capolavoro, di certo un album insolito e piacevolmente sorprendente.
Ci troverete dentro un po’ di tutto, dai momenti “forti” di brani come “Carpe Noctem”, “Alte Muhle” o “Flussig Gold” (che ha quasi qualcosa dei Running Wild!), a dolci ballate quasi rinascimentali nel loro incedere, come la bella e delicata “Blurote Segel”, o la dolce “Erbarmen”, malinconicamente acustica e riccamente adornata dai flauti e dai violini. Sorpresina finale, “Aberglass” (di cui è contenuto anche il video) chiude le danze quasi riprendendo l’incedere marziale e possente dei connazionali Rammstein, ma senza mai perdere di vista la personalissima mescola musicale.

A Sbranf questo terzo album dei Cumulo Nimbus dà piacevoli sensazioni di una band alla ricerca di un sound quanto più personale possibile. È di certo una musica strana, non adatta a tutti, ma se non vi dispiacciono digressioni folk e insolite misture sonore, potrebbe essere una scoperta interessante anche per voi.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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