Copertina 8

Info

Anno di uscita:2003
Durata:46 min.
Etichetta:Moonstorm
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. SOMEWHERE
  2. TIMID TRY
  3. ETERNAL EXILE
  4. BREATHLESS
  5. THE PRETENDER
  6. MORPHOSIS
  7. EBONY SUN
  8. CONSOLATION
  9. ASYLUM
  10. SEVEN TEARS

Line up

  • Hardy Fieting: vocals, keyboards
  • Robert Klausch: guitars
  • Cornel Otto: bass
  • Heiko Wolf: drums

Voto medio utenti

Ecco uno di quei dischetti che ogni fan del Gothic, sia esso di matrice Rock, Pop o di qualsiasi altro filone, dovrebbe assolutamente avere ad ogni costo, senza la minima paura di andare incontro ad un qualcosa di non sufficientemente valido. Il nuovo lavoro dei berlinesi Scream Silence è un qualcosa di profondo, di oscuro, di maledettamente emozionante e di estremamente sensibile. Le 10 tracce di ‘…Seven Tears’ ripercorrono sentieri sonori melanconici, pieni di pathos, ove perfette armonie ed avvolgenti arrangiamenti creano nell’aere una sensazione di immobilità degli eventi, come se per i 46 minuti del platter tutto si fermasse ad ascoltare il suono magnetico che morbidamente scende dalle casse dello stereo. Il sound romantico di questo album ammalia, il mood è straordinariamente attraente e le influenze non sono nascoste (anche perché poi tutto rielaborato in maniera più che convincente e personale): è facile ascoltare richiami alla scena Wave ’80, sia essa più prettamente Pop che Goth (in primis The Mission, i The Sisters Of Mercy, i The Cure e le cose più soffuse dei DM), ma anche fortissime intrusioni del suono anni ’90 tra cui i nomi di Paradise Lost (i nostri devono avere proprio un’adorazione per Holmes e soci) e di Dreadful Shadows risultano i più gettonati. Ma tutto ciò importa poco, veramente poco… ‘…Seven Tears’ è un platter che lascia poco spazio alle divagazioni di chi ha fatto quello o quell’altro, e personalmente penso che il fine abbia pienamente giustificato i mezzi. Emozioni su emozioni e brividi caldi non sono sicuramente avari sui tempi medio sostenuti (prettamente Pop) o su quelli più slow (più intimisti), intrappolati tra la struggente vena morbosa del pianoforte e tra il tappeto sonoro che le keyborads soffusamente creano, tra le chitarre mai arroganti e la strepitosa voce marcatamente Dark – così vellutata e piena, così colpevolmente suadente e comunicativa – del singer Fieting. ‘…Seven Tears’ è un viaggio dentro noi stessi, dentro quelle emozioni che si cercano in tutti i modi di seppellire, dentro il puro sentimento che giace alla base della tristezza, dietro l’amarezza che molte volte accompagna il corso della vita. Platter consigliatissimo, ma attenzione: qualche gocciolina potrebbe anche staccarsi dall’estremo limite del vostri occhi. Non mi meraviglio che questo lavoro sia presentato ufficialmente da Orkus, il più autorevole magazine tedesco di tutto ciò che rientra nelle tenebre del Mondo del Goth. Acquisto d’obbligo.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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