In attività dal 1989 i
Cryptic Tales festeggiano i vent'anni d'attività andando a ristampare il loro album d'esordio, "Anathema", uscito nell'ormai lontano 1993 e che mostra la formazione polacca ancora alle prese con un Death Metal dalle marcate tinte Doom che nei lavori più recenti si aprirà ad influenze da parte del Black sinfonico.
Ma per il momento si torna indietro a quelli primi che sono stati i passi dei Cryptic Tales, un Death come lo si suonava più di vent'anni fa (ascoltandoli mi vengono in mente, e non solo per l'assonanza nel nome, i Crypt of Kerberos, ma anche gli Asphyx o i primi Tiamat), al quale alcuni passaggi di tastiera e chitarra acustica donano un tocco orrori fico, sulfureo e malsano.
La resa sonora non è il massimo, sopratutto se paragonata agli standard attuali, ma "Anathema" garantisce un bel salto nel passato, quando la musica si ascoltava su vinile o su cassetta, ed era proprio su quest'ultimo, ormai in disuso, supporto che la Carnage Records aveva fatto debuttare i Cryptic Tales.
Sono solo sei le canzoni che compongono l'album, ma quasi tutte sforano i sei minuti di musica, anzi la conclusiva "Putrid Mutants" arriva quasi a nove, una scelta compositiva che consente al gruppo di piazzare soluzioni e mood diversi all'interno di ogni singola canzone, senza doversi limitare a sbraitare in faccia all'ascoltatore.
Ad esempio "In Grave Rotting is Slowly" mette in mostra un buon break acustico, che dona un attimo di requie prima che Piotr Kopko ci spieghi la dinamica della putrefazione, appoggiandosi all'incedere del basso e schivando gli assalti delle chitarre, la sua e quella di Dariusz Gibalewicz, che comunque nel finale non disdegnano di proporsi in un bell'arpeggio, mentre "Voices inside the Beast" e la conclusiva "Putrid Mutants, spinte dal drummng di Jaroslaw Maciuszek, si snodano con incedere lugubre e drammatico.
Da segnalare che a corredo di questa ristampa troviamo alcuni bonus, ma oltre ad andare a spulciare nel cassetto dei ricordi dei Cryptic Tales, con immagini e reperti dell'epoca, si è optato invece per una selezione musicale, composta da una settantina di MP3, di diverse formazioni polacche (da citare i
Mordhell, Moriturus, Eclypse e
Preludium) tutte d’estrazione Black, Grind e Death metal, e comunque legate alla Redrum666 Records.
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