Il nuovo capitolo della vita artistica dei
Mob Rules è uno di quei dischi che dimostra in maniera inequivocabile l’avvenuta e raggiunta maturità stilistica della band. Il power metal dei tedeschi, infatti, si è, album dopo album, infarcito di mille sfumature personali, abbandonando la “strada maestra” fatta solo di potenza sonora, ed andando a ricercare nei meandri di sonorità più particolari, spesso più intimistiche, con un enorme gusto per la melodia ed un peso strumentale che dà alle tastiere molto più spazio di quanto una power band canonica farebbe.
Questo “
Radical Peace”, dunque, ci offre una manciata di ottimi brani; l’apertura è col botto, grazie ad una “
Children of the Flames” davvero bella e trascinante, seguita da uno dei brani più potenti del lotto, “
Trial by fire”. Non mancano, sarò sincero, lievi cali di tono, come in “
Warchild”, un pelo troppo ridondante e fine a se stessa, o “
Waiting for the sun”, peraltro dotata di una linea melodica accattivante. Ma la vera chicca di quest’album è la suite “
The Oswald File”, che rivive l’assassinio di JFK dagli occhi di Henry Oswald. Divisa in sei movimenti, la suite sa dare davvero i brividi, e non mi sento di bestemmiare se la paragono, nelle suggestioni che mi ha provocato ascoltandola, ad una certa “
Operation Mindcrime”… pur con tutte le dovute proporzioni.
Un lavoro ben congegnato, per un cd che si ascolta con gran piacere, e che sa fornire all’ascoltatore tutta la potenza del power, e tutta la melodia di una band che ha, album dopo album, saputo costruire un sound personale e riconoscibilissimo. Consigliato.
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