I
Golcondha sono parte di quel ristretto insieme di band che fanno della follia e della pazzia una via razionale alla musica. A partire dal titolo di questo demo,
This Is Not A PROMO 2009, si intuisce una certa ironia di fondo che non si ferma soltanto alle apparenze. Il cd è composto di tre canzoni per la durata complessiva di 32 minuti, quindi tracce molto lunghe, almeno nei primi due episodi, l'ultimo è un outro di tre minuti che dopo aver sentito i primi due brani può essere catalogato come l'unico pezzo "normale" che i Golcondha abbiano mai composto. Si parlava di pazzia in apertura di recensione, e la conferma avviene quando parte Spaghetti-Western, ossia un quarto d'ora di schizofrenia, una sorta di tributo ai Fantomas di Mike Patton, con annessi deliri ritmici e solisti. Non hanno un genere musicale, quindi è inutile anche soltanto tentare di arrampicarsi su chissà quale vetrata, i Golcondha si danno semplicemente alla sperimentazione e all'improvvisazione. Quello che però emerge dopo essere passati indenni per la seconda Hope è che in tutto questo c'è un qualcosa di lucido, perchè pur suonando con uno stile incontrollabile non sfociano mai nel caos e nella cacofonia, è come se avessero una sottile linea guida che vedono soltanto loro. Droga? Può darsi. E' difficile resistere alla tentazione di dare un'etichetta, di cercare di ingabbiarli, eppure non riesco a resistere... ed ecco quindi che termini come Progressive escono da soli, soprattutto in riferimento a quel Progressive Rock degli anni 70 più sperimentale e fuori dagli schemi. Il sipario si chiude con Space Cake, praticamente una sorta di via di fuga atta a sbollire la temperatura dell'apparato auricolare. Impossibile dargli un voto; o si amano o si odiano, all'istante.
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