Copertina 7

Info

Anno di uscita:2011
Durata:15 min.
Etichetta:Grammofono Alla Nitro Rec.

Tracklist

  1. SQUIRT
  2. JAMES BONDAGE
  3. HAPPY MILF
  4. BUSTY JAPANESE
  5. JOSÈ
  6. HEATHER BROOKE IS MY CO-PILOT

Line up

  • Alessandro Di Fabrizio: vocals, guitar
  • Carlo Neri: drums
  • Artista Sadico: sound effect

Voto medio utenti

Conoscendo i lettori della Gloria immagino che sia superfluo spiegare il significato del moniker di questa band di Pescara… e non fate gli gnorri, lo so che lo sapete… Vale la pena, invece, spendere due parole sul genere proposto dal duo abruzzese, da loro stessi definito “acid core porn jazz”. Ad un primo ascolto, e ad orecchie poco esperte, i sei brani che compongono l’EP di debutto dei M.I.L.F. potrebbero sembrare un’accozzaglia di riff e rumori senza alcun senso logico. Se invece vi siete imbattuti almeno una volta nelle produzioni più estreme di John Zorn, quindi Naked City e Painkiller, oppure nei Mr. Bungle di Mike Patton, che comunque pagano tributo a Zorn, capirete da dove saltano fuori le schizofrenie di “Happy milf”. Progetto coraggioso quello dei nostri, in quanto stiamo parlando sicuramente di musica non convenzionale, non adatta alla massa, basata su cambi di tempo e di sonorità repentini, imbastardita da innesti noise da un lato, e da raffinati passaggi quasi jazz dall’altro, in una miscela sonora che può disorientare, ma che dimostra una grande capacità da parte del duo di giocare e governare i propri strumenti, evitando però riff cervellotici che risulterebbero fini a se stessi, e soprattutto non perdendo di vista l’obiettivo principale, che è quello di frastornare e soprattutto annichilire l’ascoltatore, con soluzioni convulse, ossessive, a modo loro folli. Se tutto questo può risultare positivo, non posso però esimermi dal sottolineare quanto pesante sia l’influenza dei gruppi prima citati, in quanto, per onestà intellettuale, bisogna ammettere che i M.I.L.F. non hanno in effetti inventato nulla di nuovo. Hanno rielaborato soluzioni sonore già ampiamente sperimentate più di vent’anni fa, sicuramente con perizia, ma restano pur sempre riarrangiamenti di uno stile creato da nomi certamente di nicchia e riservati agli ascoltatori più attenti, ma pur sempre dei capisaldi nell’ambito sperimentale/alternative. E anche il concept (assolutamente da premiare per la sua ironia) che ha ispirato moniker, titoli e testi dei brani, e cioè quello del porno, si rifà, in parte, a quanto proposto da Zorn e Frisell, anche se, avendo un singer giapponese, i Naked City analizzavano le perversioni porno sadomaso dei nipponici, invece che rifarsi a canoni occidentali come nel caso dei nostri. Insomma, un buon tentativo di spacciare per originale quello che tale non è, magari sperando che in pochi si sarebbero ricordati del passato, ma purtroppo così non è stato. “Happy milf” è un lavoro tutto sommato ben fatto, sicuramente superiore alla media dei CD usciti ultimamente, se non altro per la voglia di osare e di spingersi oltre, ma non basta. Se in futuro riusciranno a scrollarsi di dosso lo spettro ingombrante di Zorn, penso che i M.I.L.F. potranno partorire materiale decisamente interessante. Per ora restano due ragazzi in gamba che hanno dato sfogo alla propria vena artistica in maniera anomala (da premiare il fatto di aver composto ed inciso tutto solo con chitarra e batteria, a parte gli effetti e i disturbi del produttore), ma per risultare davvero convincenti in questo ambito bisogna fare di più… Promossi con sufficienza abbondante, con la riserva, però, di ascoltare materiale davvero schizofrenico con la prossima uscita…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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