Un pitbull in copertina, nel pieno di un incontro clandestino. E' questa l'immagine scelta per sintetizzare
Violenza Brada, primo omonimo demo di questo delirante e anarcoide progetto a cavallo fra il Grindcore meccanico un po' alla The Berzerker, e un certo Ambient/Noise da disturbo psicotico. Le "canzoni" contenute in questo cd sono tutte di una durata che difficilmente supera il minuto e mezzo, eppure sono un concentrato di odio cupo e deviato, dove si può riversare tutto lo schifo a cui siamo costretti ad assistere ogni santo giorno. Disperazione e collera mischiate insieme possono generare risultati pericolosi, e di solito le vie in cui soccombere sono due: nella depressione che paralizza o nella rivoluzione fatta di un'ideologica Ultra-Violenza, magari scomposta e senza un significato inizialmente comprensibile, ma immediatamente giustificabile se allarghiamo l'orizzonte e guardiamo dove, e come, siamo costretti a vivere. Tornando a parlare di musica (o di non-musica) in Violenza Brada troverete soltanto odio e distruzione, e non è detto che tutto questo debba essere filtrato tramite schemi usuali che dovrebbero tranquillizzare gli amanti del Metal estremo. Qui dentro l'estremo si rigenera in un qualcosa di non catalogabile, se non nei parametri e nelle "citazioni" prese direttamente dai Telegiornali di propaganda o da quella TV fatta per rincoglionire le masse, perfettamente sezionati e reinseriti in un album che di logico ha poco, ma di violento e istintivo ha molto. Prendere o lasciare.
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