Copertina 8

Info

Anno di uscita:2009
Durata:50 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. TRUTHS DENIED
  2. NEVER DIE
  3. HUMAN RACE
  4. RED EYES
  5. DAWN IS COMING
  6. SCAR
  7. SEVEN STEPS TO THE GRAVE
  8. STATE OF GRACE
  9. A REVOLUTION INSIDE
  10. KEEP THE RAIN

Line up

  • Simone Gallinaro: scream & growl vocals
  • Lello Acampa: keyboards, clean vocals
  • Andy Scala: guitars
  • Tony Acampa: guitars
  • Salvatore Ditto: bass
  • Walter Montone: drums

Voto medio utenti

Davvero interessante il nuovo album degli italiani Axiom: “Truths Denied” è la dimostrazione di come il metal progressive sia evoluto, ormai distante dalle coordinate storiche del genere, e di come, spesso, lo stesso si lasci “infettare” da influenze tra le più disparate. In questo caso, gli Axiom mescolano sapientemente gli ingredienti più classici del genere (tecnica strumentale, cambi di tempo, mescolanza di bpm ed atmosfere) con un cantato che varia dal pulito allo scream al growl, con partiture che spesso e volentieri si affacciano su territori più precipui del thrash, con tempi velocissimi e una doppia cassa “ad elicottero” che tanto piacerà agli estimatori del metal più veloce ed incacchiato. Ma il tutto, come precedentemente affermato, sempre con più di un occhio all’equilibrio, e senza mai strafare. Il risultato è un album decisamente accattivante, in cui tutto questo ben di dio di musica va a braccetto con un concept morboso ed affascinante, in cui un uomo chiede di morire “per sempre”, senza il rischio di una vita dopo la morte, ed ingaggia un oscuro patto con dio e Satana, in cui riesce a gabbare tutti e due… ma non voglio svelarvi di più.

Musicalmente, avrete di che far godere i vostri padiglioni auricolari: la produzione è buona, pezzi come “Human Race”, “Dawn is coming” sono il classico esempio di quanto detto precedentemente, con i growl di Simone a sostenere la strofa, e le clean vocals di Lello che, di solito, si occupano del ritornello, in controcanto con le urla sferzianti e molto ben eseguite del suo collega. Tecnica strumentale a vagonate, per un disco che definire interessante sembra riduttivo, vista la sua freschezza e la sua scarsa somiglianza a quanto sentito finora. Se dovessi accostarli a qualcuno, preferirei farveli immaginare come un miscuglio tra i Dark Tranquillity, gli Opeth, i Dream Theater, certi In Flames più melodici, il tutto condito da sfuriate thrash alla Pantera. Insomma, un altro centro pieno per gli Axiom. Complimenti.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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