La parità sessuale la fa da padrona all'interno dei leccesi
Shotgun Babies, composti infatti da due graziose fanciulle e due omacccioni. Il loro genere è un post-grunge volutamente lo-fi, in cui la voce spesso urlata e graffiante di Cristina va a braccetto con composizioni ipnotiche, ridondanti e lievemente disturbate. Un po’ Hole, un po’ No Doubt, un pò di tutto insomma, ma, a rigor di recensione, devo ammettere che questo “
Symbiotic Trip” presenta sicuramente alcune pecche, non ultima la produzione, che sacrifica molto le frequenze basse, privando i pezzi della necessaria “botta”. Ciò non toglie che molti di questi brani (alcuni erano stati registrati nel 2008, quindi questo cd si può considerare una “fusione” tra due registrazioni separate) abbiano il loro fascino, sempre che voi amiate il genere; mi preme citare la potente “
Red Memories”, “
Revenge” o “
Fall and Rise”, che di certo sono brani con del fascino.
Il rovescio della medaglia è che, purtroppo, i pezzi tendono ad assomigliarsi molto gli uni all’altri, lasciando alla proposta poco spazio per incastonarsi a dovere nei neuroni e nelle orecchie dell’ascoltatore.
Che dire? La band è molto apprezzata dal punto di vista virtuale, di certo però le ingenuità di una relativa giovinezza artistica sono lì, come nodi al pettine di una capigliatura che necessita quanto prima di essere spigliata. Spero di risentire presto parlare di questa band, e spero che le tante potenzialità riescano a maturare ed a sbocciare, garantendo ai nostri un maggior riconoscimento, cosa che sicuramente meritano.
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