Direttamente dal Portogallo, via
Major Label Industries, è stato pubblicato il 29 Ottobre 2009 ''
October Dawn'', secondo full length della
Progressive Metal band
Oblique Rain.
Successivo a ''
Isohyet'', pubblicazione datata 2007, a distanza di soli due anni questa band propone un disco che può essere definito, senza mezzi termini e condizioni, un autentico capolavoro!
Gli
Oblique Rain propongono sonorità dark, che riportano alla mente gruppi affermati come
Opeth e
Porcupine Tree; giganti del settore!
Tutto stimola la fantasia, in quanto si tratta di un disco da ascoltare ad occhi chiusi, che proietta l'ascoltatore in un'altra dimensione in cui suono, melodia e ritmo fanno da padroni assoluti.
Nove tracce molto audaci, dal sound duro, compatto e ben strutturato; dalle linee vocali ben costruite...
Dall'inizio alla fine, ''
October Dawn'' è animato dalla costante presenza di una melodia impetuosa, di sonorità tetre (tipiche di band provenienti da paesi nordici) e ad accentuare questo fattore è la splendida voce di
Flàvio Silva, cantante decisamente appropriato al genere in questione, dall'eccelsa preparazione vocale, impostata naturalmente in ''modalità progressive'' e dal timbro caldo.
Le linee vocali fanno di tutto per non estremizzare i brani, infatti non sono presenti lunghi e sovrumani acuti; il fatto è che questo gruppo si chiama fuori dagli schemi solo ed esclusivamente grazie ad un'ottima preparazione di base a livello tecnico e ai numerosi elementi innovativi nascosti.
Stile, tecnica, novità,classe... Vengono mescolate a semplicità, immediatezza e spontaneità!
Solo nove tracce per rendere questo disco calibrato e divino; in esse l'unico elemento di base che le accomuna è il decoro!
Evidenti, fin dall'inizio, gli elementi individuali del genere progressive...
''
October Dawn'' si apre con ''
Soaring Alone'', intro di stampo oscuro che da il via alla splendida ''
Out There'', tutta di matrice
Opeth, che fa pensare al gran capolavoro ''
Ghost reveries''.
Da ''
Soul Circles'' fino a ''
Reminiscence'' il sound diventa più arduo, la voce ''graffiata'' e le chitarre accentuano riff possenti e intermezzi di brevi soli, dal suono curato e pulito; il tutto arricchito da
Marcelo Aires, che alla batteria dà il meglio di sè e conferisce alla ritmica un andamento decisamente battente.
Assolutamente d'obbligo è un intervallo dedicato alle tracce numero sei e sette, rispettivamente ''
Inanity'' e ''
Spiral Dreams''... Le più maestose, impressionanti e di spicco del disco; le quali, senza troppi giri di parole, sono da definire esemplari! In esse tutto è anima, sistema, energia... genio.
''
Dawn'' è una sorta di ballad, molto tranquilla e quieta.
In conclusione ''
Darker Woods'', brano che vede la band tornare su un sound più pesante, ma che risulta comunque un brano di completamento.
Non è il caso di fare particolari appunti dato che ''
October Dawn'' è un disco degno di nota, carico di dettagli caratteristici e tanta classe.
Artwork e produzione sono anch'essi ben curati e il primo, nell'insieme, dai tratti davvero dark.
Nulla da dire... Quest'album risulta come il lavoro perfetto, degno dell'ascoltatore più esigente del settore.