Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2010
Durata:48 min.
Etichetta:Ear Music
Distribuzione:Edel

Tracklist

  1. RISE
  2. DEADLANDS
  3. MOTHER ANGEL
  4. NO NEED TO CRY
  5. EMPATHY
  6. TO THE METAL
  7. ALL YOU NEED TO KNOW
  8. TIME TO LIVE
  9. SHINE FOREVER
  10. CHASING SHADOWS

Line up

  • Kai Hansen: vocals, guitar
  • Henjo Richter: guitar
  • Dirk Schlächter: bass
  • Dan Zimmermann: drums

Voto medio utenti

A così poco tempo di distanza dal 2007, anno di pubblicazione del capolavoro intitolato ''Land Of The Free II'', i tedeschi Gamma Ray non fanno altro che ribadire la propria posizione sulla scena Power Metal mondiale!
In questo 2010, Kai Hansen e i suoi compagni, con la tanto attesa pubblicazione di ''To The Metal'', continuano a sorprendere i propri fan.
Bastano dieci tracce per esprimere così tanta grinta, carica e decisione.
Tutto il disco compare come un prodotto standard marchiato Gamma Ray, nulla di inedito,si, ma allo stesso tempo ben curato in ogni sfumatura e particolare.
Potenti riff di chitarra, elettrizzanti linee vocali, ritmica martellante e classici, nonchè coinvolgenti, intermezzi melodici... Questo è quanto caratterizza ''To The Metal''.
La tecnica strumentale risulta come d'abitudine dominante... La presenza di un Kai Hansen dinamico e vigoroso si ripropone ancora una volta; si tratta di una voce idonea al genere e alle sue sfumature!
Non mancano gli elementi propri del Power Metal, in generale e della stessa band, se andiamo ad analizzare i dettagli.
In questo disco emergono dei brani decisamente aggressivi, che vanno quasi a sfiorare il confine che separa il genere in questione dall'Heavy classico (sulla scia dei grandi maestri Iron Maiden), ma non solo in quanto al tempo stesso si avvicinano ai grandi del settore Power, quali gli Helloween.
''To The Metal'' si apre con ''Empathy'', traccia tradizionale, dalla ritmica battente, la parte vocale imponente e accompagnata da cori maestosi; ostenta un ritornello insistente e il tutto è accostato a velocissimi ed esuberanti parti chitarristiche.
Si tratta di una composizione che ricorda a tratti (evidenti) i primi Judas Priest, dalla ritmica alquanto imponente. In essa un solo caratteristico e ben strutturato mette in evidenza la parte tecnica.
Stupefacente è il buon gusto per quanto riguarda le note alte delle linee vocali: si cerca il più possibile (almeno in principio) di non ''decadere'' il prima possibile in acuti sovrumani.
''Time To Live'' (in alcune parti un pò troppo Iron Maiden) continua con la grinta di partenza e i cori insistenti...
A segnare il cambio ritmico troviamo ''To The Metal'', traccia omonima al disco, dalla quale l'ascoltatore potrebbe aspettare grandi cose... Beh, l'unico particolare che contribuisce a caratterizzarla (tralasciando la parte in cui diventa pesante e statica) è il fatto che vengono proposte delle sonorità tetre, nuove!
Ma dove è finita tutta la determinazione che la band aveva dimostrato di poter conferire all'ascoltatore, in partenza, con la propria musica?
Tra alti e bassi si torna alla grinta iniziale, con la scattante e velocissima ''Rise''; brano avente ogni carattere del genere Power ma in ogni caso sterile.
Tornando all'analisi dell'album, dopo tutta l'energia iniziale, si afferma ''Mother Angel'': pezzo orecchiabile, che si fa ricordare e cantare già da un primo ascolto, grazie al ritornello melodico.
''Deadlands'':questo è proprio il caso in cui servono poche parole per dare un'idea del brano; basta parlare di chitarre distorte e aggressive che dominano la scena (insieme alla voce) fin quando vengono sostituite da un solo sfoggiato sul finale.
Purtroppo è anche il momento di fare un piccolo appunto... Bisogna chiamare in causa i ''soliti'' americani giganti del Progressive, Dream Theater, in merito alla palese somiglianza al loro sound nei riff iniziali della canzone in questione.
''Chasing Shadows''è una traccia valida, attiva e dalle sonorità variabili ed originali; soprattutto per quanto riguarda le parti strumentali.
Il disco si chiude con una ballad, Intitolata ''No Need To Cry''; si presenta coinvolgente ma pur sempre banale, orientata su una scia piuttosto classica.
Possiamo asserire, nel complesso, che i gamma Ray hanno composto un buon prodotto, che risulta tale nonostante alcune banalità.
Sicuramente è impossibile paragonare ''To The Metal'' all'ormai superato ''Land Of The Free II'', in quanto contiene pezzi standard, poco attuali... Ma allo stesso tempo, questi, risultano apprezzabili proprio perchè ben composti, grintosi e determinati!
Lo stesso discorso va fatto in merito all'artwork: semplice e stile Gamma Ray... Nulla di nuovo!
In conclusione, nulla da criticare... ''To The Metal'' è un buon prodotto, classificabile come convenzionale il quale, purtroppo, deluderà l'appassionato della band (che conosce le pubblicazioni passate) e non dispiacerà all'amante del Power Metal in generale.


Recensione a cura di Ambra Bucci
Pessimo

Raramente ho ascoltato un disco power/classic brutto e scialbo come questo: paragonabili ai peggiori Iron Fire, e ho detto tutto. Che delusione...

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 12 mar 2010 alle 17:44

mah...ben 2 recensioni x sto disco? capisco l'importanza data alla band e soprattutto a Kai Hansen, ma già una mi sembrava abbastanza ^____^ comunque il voto + basso dei due (cioè il 7) mi sembra eccessivo...disco mediocre per una band senza + idee (da qualche album)...

Inserito il 23 feb 2010 alle 19:21

Land of The Free II è un ottimo disco, a mio avviso... Condivido pienamente che ormai il plagio fa parte del sound Gamma Ray; (Iron Maiden- Judas Priest, palesemente riscontrabili... Dream Theater nei riff e cambi melodici) ma c'è da dire che hanno composto ottimi lavori.

Inserito il 23 feb 2010 alle 16:22

Ma quale capolavoro Land of the free II? I Gamma Ray ormai sono i re del plagio!

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