Nel totale silenzio e nell'assoluta mancanza di promozione, mi trovo tra le mani (si fa per dire, il promo è in streaming) il nuovo lavoro dei siciliani
Schizo, seminale formazione per quel che concerne la musica estrema tricolore. A tre anni di distanza dallo splendido "Cicatriz Black", il gruppo da alle stampe questo nuovo
"Hallucination Cramps", primo lavoro senza lo storico bassista Alberto Penzin che nel 2007 ha lasciato la band per dedicarsi al progetto Mondocane.
Gli Schizo non possono certo essere considerati un gruppo prolifico da un punto di vista discografico, visti i soli tre full length e qualche mini cd rilasciati nell'arco di una carriera che va avanti da quasi 30 anni, ma quando alla "lentezza" fa da contraltare la qualità nessuno può lamentarsi: "Hallucination Cramps" conferma gli alti standard qualitativi a cui la band ci ha abituati, pur non scostandosi di molto dall'impronta musicale del suo predecessore. Gli Schizo infatti propongono un misto di thrash, death, hardcore e grindcore creando un amalgama che non conosce uguali sul panorama metal attuale, che rivela tutto il suo potenziale esplosivo su brani feroci e ficcanti come "Psycho Limbs Cut Apart", "Deviata Sevitia", "Disfigurhead" o "Spiritual Cancer", in grado di riportare alla memoria lo spirito e l'attitudine del mai troppo elogiato "Main Frame Collapse" attualizzandolo ai tempi moderni. Il vocalismo esasperato, animalesco e sguaiato di Nicola Accurso rimane sempre una componente fondamentale per il sound degli Schizo con i suoi retaggi hardcore, mentre la batteria di Dario Casabona e la chitarra di Reder alternano sfuriate dove la componente più oltranzista del gruppo viene a galla, con riff grezzi e veloci e blast a scandire il tempo, a momenti più ragionati e meno votati ala furia esecutiva. Il risultato, neanche a dirlo, è un disco che non stanca mai, abile nel giostrarsi tra le due anime degli Schizo, e che dimostra ancora una volta l'eccellente livello di songwriting dei siciliani. A rendere ancor più interessante "Hallucination Cramps" interviene anche il concept riguardante la malattia mentale e la schizofrenia che sta alla base delle lyrics (per saperne di più vi rimandiamo in sede di intervista!!), forse non originalissima come idea, ma calzante con la proposta musicale della band.
Rinnovo quindi il mio "Schizzo per gli Schizo" che nel 2007 avevo posto in apertura di recensione di "Cicatriz Black" e invito tutti voi ad acquistare la vostra copia di "Hallucination Cramps", che a questo punto entra dritto dritto nella lista dei top album targati 2010. Vi assicuro che non vi pentirete dell'acquisto!