Sono tentato di decretare che questo sia il più bel disco dei Sabbath, il più completo, quello che segna un punto di arrivo. Ora prima di menarmi provo a spiegarmi. Poi datemele pure. Nei dischi precedenti c'è stata una evidente tensione a cercare di spingersi sempre un po' oltre a partire dal blues roccioso del primo blacksabbath via via cercando soluzioni sempre più, non vorrei esagerare ma, ariose e quasi leggere. Seppure sempre puzzolentissime di zolfo. Tant'è vero che dopo Sabotage i due dischi che lo hanno seguito sembrano non trovare una via d'uscita giusta andando a sbattere in problemoni nella scelta di suoni ed effetti ignobili od esagerati (techincal ecstasy) , scelte stilistiche discutibili (never say die) e anche un po' di stanchezza compositiva (sabotage stesso) un po' come se Iommo ssi sentisse obbligato a scrivere certe cose. Paradossalmente senza Ozzy, con una voce esagerata come quella di RJ Iommi trova il coraggio di staccarsi definitivamente dagli anni settanta e di entrare di diritto negli ottanta codificando, vabbè aiutando a codificare, il suono del rock degli anni a venire. In questo senso lo ritengo un punto di arrivo e per questo motivo ritengo sia l'apice della produzione del sabba nivuro. Dopo le cose sono andate non sempre come dovevano andare e spesso male, diciamocelo. Già Mob Rules, che lo seguirà, non riuscirà a riprendere esattamente la stessa magia (un po' secondo me è anche colpa del batterismo assolutamente anonimo di Appice che va a sostituire un Bill Ward che è sempre riuscito a metterci del suo) Ma, dicevo, in questo frangente ritengo ci siano gli estremi per definire capolavoro questo disco. Non starei nemmeno a commentare le canzoni in quanto sarebbe pleonastico.
Il mio disco preferito dei Sabbath.
Monumentale!!!!!!!!
Sono tentato di decretare che questo sia il più bel disco dei Sabbath, il più completo, quello che segna un punto di arrivo. Ora prima di menarmi provo a spiegarmi. Non c'è niente da spiegare o da temere di essere menati. Hai ragione e ti quoto pigiando con grande vigore sul tasto "enter" su Conferma i dati inseriti . e non ve ne venite con le solite cazzate "i Black Sabbath finiscono con Ozzy", vi prego....
Un unico appunto Stiv: il batterismo di Vinny Appice non è "anonimo". E' splendidamente essenziale. Molto diverso dall'approccio da percussionista di B.Ward, ma non per questo meno efficace o godibile. Quei tempi di Vinny TUM-TA! TUM-TA!, quelle rullate TA TA TA TA TA, che a tratti senti il vuoto dell'aria, gli spostamenti delle braccia, la preparazione della mazzata in slow motion...sono cose che alcuni batteristi segaioli (non faccio nomi, altrimenti i commenti a Heaven And Hell si trasformano nella diatriba pro/contro questo o quel batterista) dovrebbero studiare per anni.
inchiniamoci ancora una volta!
no dai vinni è un paracarro (che vergogna nemmeno mi ricordavo più di aver scritto quel pippozzo)
Album splendido, Dio immenso, però mi dispiace: preferisco i Sabbath con Ozzy, di gran lunga!
dell'album in questione non sono ingrado di dare giudizi senza che sembrino riduttivi rispetto alla grandezza dello stesso...quindi dico solo che ho stampato il primo commento di stiv e ho segnato la data come festa per i prossimi anni...stiv non credevo fossi capace di cotanta serietà O__o
ma mica scrivo solo e sempre stronzate :(