Copertina 10

Info

Past
Anno di uscita:1981
Durata:41 min.
Etichetta:Vertigo

Tracklist

  1. TURN UP THE NIGHT
  2. VOODOO
  3. THE SIGN OF THE SOUTHERN CROSS
  4. E5150
  5. THE MOB RULES
  6. COUNTRY GIRL
  7. SLEEPING AWAY
  8. FALLING OFF THE EDGE OF THE WORLD
  9. OVER AND OVER

Line up

  • Ronnie James Dio: vocals
  • Tony Iommi: guitar
  • Geezer Butler: bass
  • Vinnie Appice: drums
  • Geoff Nicholls: keys

Voto medio utenti

A Mob Rules spetta il non facile compito di bissare la magnificenza di Heaven And Hell: una mission impossible che Iommi & co. (con Vinnie Appice al posto di Bill Ward) affrontano con una la consueta disarmante classe, sfornando il decimo capolavoro di fila.

Turn Up The Night apre le danze con ritmo serrato ed incalzante, portando per mano fino al muro sui denti quadrato e durissimo che risponde al nome di Voodoo. L’apertura lascia dunque a bocca aperta (e sdentata), ma senza un attimo di respiro ecco arrivare The Sign Of The Southern Cross: brividi e possenza senza eguali per l’ennesimo centro. Poi, vabbè, che ve lo dico a fare? La title-track sgretola tutto quello che finora è rimasto in piedi.
Da qui in poi pretendere di crescere ancora è impossibile, ma a partire dal riff e dal break centrale di Country Girl, fino al ritmo zeppeliniano di Slipping Away, per non parlare della magica Falling Off the Edge of the World o della splendida malinconia di Over And Over, non è possibile saltare nemmeno una nota senza pentirsene.

Un altro disco da 10. Probabilmente a livello musicale supera anche Heaven And Hell, ma poco importa, anche perché sopra il 10 non si può andare. Possedetelo, riscopritelo, amatelo.
Recensione a cura di Alessandro Quero
La conferma della classe superiore di R.J.Dio

Di poco inferiore al classicone"H & H",quest'album conferma quanto di buono espresso nel precedente album apportando una vena magic/fantasy ancora più marcata in songs poderose e epicissime come"The Sign of the Southern Cross"(top in questo stile della band),"Falling Off teh Edge of the World"&le tirate"Mob Rules"&"Turn up the Night"."If you listen to fools the Mob Rules!"

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 set 2012 alle 14:53

opinione personale: mob rules è UN BEL DISCO ma non come H&H,giusto solo un gradino sotto nel complesso.Appice è un signor batterista ma io preferisco B.ward; Appice suona sempre come un orologio, preciso e tecnico.,B.W. spazia di più,ha più fantasia... Con H&H i B†S hanno preso il sound degli anni '80,cioè entrano nel pieno sound dell'heavy metal,MR è una evoluzione del precedente.

Inserito il 25 set 2012 alle 14:48

ennio sarei curioso di sentire la tua opinione su born again a sto punto Volentieri! Ma il giudizio necessita di una breve premessa: i continui cambi di formazione dei Black Sabbath mi hanno sempre affascinato. Sarà che sono un segno di decadenza del gruppo, sarà che mascherano album solisti di Iommi usciti sotto monicker Black Sabbath, sarà che denotano pazzia ed instabilità dei componenti, ma ad un certo punto questo marasma di formazioni ha cominciato persino a piacermi! Fa parte di un'ottica del tutto personale, difficile da spiegare all'esterno (soprattutto a dei puristi dell'era Ozzy): per me gli anni '80 sono anni di TV in bianco e nero, di vecchie sigle di vecchi programmi, di maglie e pantaloni di flanella (roba che non è mai stata di moda in nessun tempo e in nessun luogo) portati nelle grigissime scuole di Bari. Questi ricordi sono plumbei e sembrano tutti appartenere ad un'aria novembrina, fatta di primi freddi pungenti e di continue letture di HM (la prima rivista da me divorata) acquistato in edicola quasi di nascosto da mio padre. I Black Sabbath post -Ozzy, i Phenomena con Hughes drogatissimo, i Judas Priest, i primissimi Metal Church sono la degna colonna sonora di quegli anni che io ho vissuto e che io ricordo così: senza colore. Torniamo alla realtà; alla luce di queste sensazioni e di questo punto di vista (molto personale, lo so), Born Again lo considero un disco cazzutissimo, con un signor Gillan, con composizioni niente male e alcune gemme (che si può obiettare su Disturbing the Priest, Zero the Hero e Hot Line?). La registrazione per me è terrificante (mi sembra di ricordare che jonnhy-blade non fosse d'accordo) e rovina un buon disco, e forse Bill Ward non riesce a dare il meglio di sè, ma ritengo che Born Again, anche con tutte le sue (presunte) pecche sia un buon disco, certo. E ti anticipo su un'eventuale domanda: l'unico disco dei Black Sabbath post-Ozzy davvero scarso è Forbidden. Una totale monnezza. Grazie per l'ascolto e a presto! CIAO,BA è il disco più metal dei B†S fatto fino a quel momento; no no io sono al 200% d'accordo quando si sostiene che la registrazione è una schifezza,ma proprio questo lo rende unico,con tutti i suoi difetti,irraggiungibile.hanno sempre paventato di remixare i pezzi con una nuova produzione (Gillan ha sempre detto di avere una copia rifatta sostenendo ovviamente che la qualità del suono è tutta una altra cosa..in meglio).per me è come avere un boutleg "ufficiale":un pezzo unico. Di tutto il disco non sopporto digital bitch che ha il suono peggiore di tutto il disco,se non abbassi il volume nell'assolo di iommi rischi di perdere i timpani. ma gli altri pezzi sono magnifici,born again è una canzone davvero dark,gillan è commovente. Un disco HEAVY METAL.

Inserito il 24 set 2012 alle 18:24

ennio sarei curioso di sentire la tua opinione su born again a sto punto Volentieri! Ma il giudizio necessita di una breve premessa: i continui cambi di formazione dei Black Sabbath mi hanno sempre affascinato. Sarà che sono un segno di decadenza del gruppo, sarà che mascherano album solisti di Iommi usciti sotto monicker Black Sabbath, sarà che denotano pazzia ed instabilità dei componenti, ma ad un certo punto questo marasma di formazioni ha cominciato persino a piacermi! Fa parte di un'ottica del tutto personale, difficile da spiegare all'esterno (soprattutto a dei puristi dell'era Ozzy): per me gli anni '80 sono anni di TV in bianco e nero, di vecchie sigle di vecchi programmi, di maglie e pantaloni di flanella (roba che non è mai stata di moda in nessun tempo e in nessun luogo) portati nelle grigissime scuole di Bari. Questi ricordi sono plumbei e sembrano tutti appartenere ad un'aria novembrina, fatta di primi freddi pungenti e di continue letture di HM (la prima rivista da me divorata) acquistato in edicola quasi di nascosto da mio padre. I Black Sabbath post -Ozzy, i Phenomena con Hughes drogatissimo, i Judas Priest, i primissimi Metal Church sono la degna colonna sonora di quegli anni che io ho vissuto e che io ricordo così: senza colore. Torniamo alla realtà; alla luce di queste sensazioni e di questo punto di vista (molto personale, lo so), Born Again lo considero un disco cazzutissimo, con un signor Gillan, con composizioni niente male e alcune gemme (che si può obiettare su Disturbing the Priest, Zero the Hero e Hot Line?). La registrazione per me è terrificante (mi sembra di ricordare che jonnhy-blade non fosse d'accordo) e rovina un buon disco, e forse Bill Ward non riesce a dare il meglio di sè, ma ritengo che Born Again, anche con tutte le sue (presunte) pecche sia un buon disco, certo. E ti anticipo su un'eventuale domanda: l'unico disco dei Black Sabbath post-Ozzy davvero scarso è Forbidden. Una totale monnezza. Grazie per l'ascolto e a presto!

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