Gli
Zembus esibiscono un curriculum vitae di tutto rispetto, tra anni di esperienza live alle spalle e collaborazioni importanti in ambito teatrale. Tutto questo finisce dentro
Squaring The Circe, debut album della band genovese, dedita a un progressive metal con diverse influenze, soprattutto relative ai maestri del genere che vivono al di là dell’Atlantico.
La voce di
Luca Asfalto, potente ed efficace, domina l’intero lavoro, con soluzioni melodiche degne di nota, soprattutto nella realizzazione di cori e armonie. Per quanto riguarda il resto della band, invece, tutti offrono una prova decisamente convincente senza strafare: ognuno svolge il suo compito con precisione sia nei momenti tecnicamente più complessi che in quelli più rilassati. L’opener
S.O.T.C, pur non convincendomi pienamente, è in grado di dare fin da subito un’impronta precisa all’album, che si incattivisce leggermente nei suoni con la bella
The Storm, per poi regalare una canzone davvero ben fatta come
One Thousand And One Nights, con una parte centrale di chiaro stampo Dream Theater. La successiva
Proclaiming I è veloce ed aggressiva, così come
Cry (in cui merita una citazione la nervosa struttura ritmica della strofa iniziale).
Eternal Stairway rappresenta invece l’episodio più oscuro dell’intero lavoro, mentre con
Perfect Crime si ritorna alle sonorità sentite nella prima parte dell’album. Al penultimo posto in scaletta arriva anche un’immancabile ballad,
Snow, condotta magistralmente da Marco Lanzi al pianoforte, ma non molto incisiva. Il disco si chiude con la pregevole suite
Transposing A Moment (While Sleeping), a mio parere il biglietto da visita ideale della band, dove trovano spazio tutti gli elementi sentiti finora.
Un gruppo da tenere assolutamente d’occhio, potenzialmente in grado di realizzare qualcosa di veramente importante nel prossimo futuro. Il mio personale consiglio è quello di continuare sul sentiero intrapreso, cercando magari di essere meno scontati possibile e di abbandonare definitivamente la proposizione di riff e arrangiamenti adottati dalle band di riferimento. Sufficienza piena e convinta, ma dal prossimo album mi aspetto di saltare sulla sedia!
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