Un EP, un promo cd, e finalmente, nel 2010, i nostrani
Sound Storm trovano il contratto giusto per dare alle stampe il loro debut, “
Twilight Opera”, composto in realtà nel 2009. Ottima produzione, mastering presso i rinomati Finnox Studios, cori a nove voci, suoni bombastici e curatissimi… dunque un capolavoro?!? Beh…
Potremmo fare il gioco dei pro e contro, per farvi capire qual è stata la prima impressione su questo album…
PRO:
- produzione potente
- artwork bellissimo e professionale
- ottimo lavoro di riffing in quasi tutti i brani, e una sezione ritmica decisamente convincente
CONTRO:
- singer non sempre all’altezza del pezzo, troppo spesso inconcludente nei suoi acuti lanciati a mille all’ora
- anche la voce femminile risulta spesso fuori contesto
- linee vocali assolutamente non imprescindibili, non ti resta in mente quasi niente
- brani con soluzioni banali a livello di arrangiamento, tutto suona come preso in prestito qua e là
- pronuncia in inglese decisamente da rivedere!!!
Insomma, né carne né pesce. L’album è un potente miscuglio di power, spruzzate prog, aperture epiche che a volte ricordano i connazionali Rhapsody of Fire. Brani dalla durata altalenante, in grado di fornire sensazioni tra le più disparate, dalle epiche tracce “
Bound to Hell”, “
Lord of the Blood”, “
Torquemada” (di cui potete trovare il video ufficiale qui sotto), a momenti più delicati, come ad esempio la conclusiva “
Queen of the Ice”, in punta di pianoforte, dove però, ancora una volta, le vocals risultano fuori posto, troppo cariche e potenti per un brano conclusivo e così delicato.
Insomma, ci siamo capiti: è innegabile che i Sound Storm abbiano ottime qualità, le spalle ben coperte ed un buon disco da promuovere; ma, a mio modestissimo parere, “Twilight Opera” non aggiungerà una briciola al bagaglio dell’ascoltatore power metal medio, essendo un buon disco di seconda fascia, ma non molto di più.