Non ci siamo proprio. I Detonation sono una delle tante bands degli ultimi anni a cavallo tra pseudo-thrash svedese (che di thrash ha ben poco) e death melodico di stampo scandinavo; produzione esagerata e chitarre compresse, armonizzazioni di terza sui riff portanti, voce in growling e spunti catchy: gli ingredienti giusti per il mercato attuale. Peccato solo che di bands identiche ce ne siamo già un migliaio; già non mi dicono nulla i nomi più quotati del filone, figuriamoci i cloni. "An Epic Defiance" è un album ben suonato, nessuno mette in dubbio questo, così come non posso nascondere abbia sparsi spunti avvincenti, ma il tutto non riesce a dire assolutamente nulla che non si già stato sentito milioni di volte. Da "The Prophecy Unfolds" a "Starve" è un susseguirsi di muri sonori e velocità stratosferiche di batteria, il tutto condito con linee melodiche easy listening e decisamente facilotte. Se a questo aggiungiamo che le chitarre negli assoli sono tremende, del tutto imprecise nei bending e completamente inespressive, la frittata è fatta. In questo "An Epic Defiance" salvo giusto i momenti più dissonanti di "Sword-carved Skin", purtroppo poi rovinata dai trigger smodati della batteria, e qualche episodio isolato qua e là. Insomma, debutto completamente da dimenticare, per quanto mi riguarda, da parte della band olandese, che resterà sotto Osmose Records per due album ancora. Sono sicuro che questo "An Epic Defiance" piacerà a più d'uno; d'altronde ha tutti i numeri giusti per buttarsi nel trend attuale e racimolare recensioni positive da parte della stampa leccapiedi che affolla la scena metal. Spiacente, non sono tra questa gentaglia e così vi consiglio di stare alla larga da dischi del genere, del tutto impersonali, anonimi e ritriti.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?