Aeternus - ...and The Seventh His Soul Detesteth

Copertina 4,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2013
Durata:73 min.
Etichetta:Dark Essence Records

Tracklist

  1. THERE WILL BE NONE
  2. ...AND THE SEVENTH HIS SOUL DETESTETH
  3. SPURCITIAS
  4. RUIN AND RESURRECT
  5. THE CONFUSION OF TONGUES
  6. HUBRIS
  7. REAP WHAT YOU SAW
  8. SALIGIA
  9. THE HAND THAT SEVERS THE BONDS OF CREATION
  10. THE SPIRIT OF ILLUMINATION
  11. BLACK DUST (BONUS TRACK)
  12. VICTORY (BONUS TRACK)
  13. RAVEN AND BLOOD (BONUS TRACK)
  14. NORDLYS (INSTRUMENTAL BONUS TRACK)

Line up

  • Ares : guitars, vocals, bass
  • Phobos : drums
  • Specter : guitars

Voto medio utenti

La lunga carriera dei norvegesi Aeternus è iniziata ormai due decenni fa (la band si è formata infatti nel 1993) e dopo aver passato una prima parte della carriera a suonare un buonissimo black metal, oscuro e ricco di influenze death, a partire dal terzo album “Shadows Of Old” decisero di virare decisamente verso lidi più propriamente death, e seppur un po’ sospetto, l’esperimento riuscì. Uscirono così due ottimi album brutali, ispirati e massacranti come il già citato “Shadows Of Old” e “Ascension Of Terror” , ma a partire dal 2003, con “A Darker Monument ” ,quando incredibilmente, e un po’ fuori luogo, iniziarono a voler etichettare la loro musica come “dark metal”, è iniziato un declino inaspettato che pensavo avesse raggiunto il culmine con il precedente “HeXaeon” , invece a distanza di sette anni il peggio doveva ancora venire…Non riesco proprio a capire perché il gruppo di Ares abbia voluto infangare in questa maniera il nome di un gruppo, che pur non essendo mai stato tra i capostipite del genere, ha regalato comunque delle belle perle ai seguaci più attenti dell’estremo. Nonostante un riassestamento della line up, il nuovo “…And The Seventh His Soul Detested ” prosegue là dove era terminato l’ignominoso “HeXaeon” e se è possibile va ancora più in basso rasentando veramente il ridicolo e il pacchiano con dieci pezzi uno peggiore dell’altro. L’ispirazione è a minimi termini e l’elevata lunghezza dei pezzi, che è sempre stato un trade mark della band durante la loro carriera, in questo caso fa si che le carenze compositive vengano fuori ineluttabilmente. Molto spesso, infatti, si ha l’impressione che i riffs si susseguano un po’ a caso senza molta logica, ne è un esempio chiaro “Ruin And Resurrect” , che dopo un inizio molto pacato e introspettivo, alla ricerca della giusta atmosfera sinistra, vira improvvisamente verso lidi più techno trash in maniera alquanto inaspettata e fuorviante. Altra scelta alquanto discutibile è quella di ricorrere a intermezzi acustici come in “Spurcitias” , un titolo una garanzia, “The Hand That Severs The Bonds Of Creation” , o addirittura un brano interamente giocato su queste sonorità come “Hubris" , senza che se ne senta veramente il bisogno o che se ne trovi la connessione logica con il resto dell’album. Durante l’ascolto mi è sembrato spesso di trovarmi di fronte agli Unleashed meno ispirati, quelli di “Warrior” per capirci, per semplicità e banalità ritmica. Ultimo appunto vai ai solos per lo più buttati li a caso senza molte pretese che finiscono per affossare dei brani già di per se non memorabili. La copia dell’album in mio possesso è quella arricchita da quattro bonus track, e questo è veramente il colpo di genio finale, infatti le songs in questione sono quelle che componevano l’ottimo Ep “Dark Sorcery” , dove la band ad inizio carriera era di ben altra pasta rispetto alla brutta copia che ci tocca ascoltare oggi, e il paragone è talmente improponibile da sembrare un’ammissione di impotenza che segna, inconsciamente, la fine (probabile) di questa band.

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.