Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2010
Durata:65 min.
Etichetta:Crash & Burn
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. TENEBRAE I
  2. MATER TERRIBILIS
  3. A BIZARRE ALCHEMICAL PRACTICE
  4. POISONED LIPS OF LUST
  5. BOUNDED, SISTERS BY SOLITUDE
  6. TENEBRAE II
  7. TWO FACED BEAST
  8. HER MAJESTY OGRESS
  9. THE THORNS, THE PAIN, THE HORROR

  10. PERINDE AC CADAVER
  11. TENEBRAE III

Line up

  • Greg: vocals
  • Jore Storchi "Imajes": guitar
  • Daniele Benincasa "Ashes": guitar
  • Simone Giorgini "Antarktica": keyboards
  • Raffaele Loverci "Specter": bass
  • Riccardo Valenti "Valentz": drums

Voto medio utenti

Ottima doppietta per la label Crash & Burn che, dopo aver portato al debutto una band ottima come quella degli Abyss of Pain, ci rilancia i nostrani Dark End con questo secondo lavoro intitolato "Assassine", dopo le difficoltà degli ultimi tempi avute con un'etichetta non proprio esente da critiche come la francese Deadsun.

Alla luce dell'ottimo debutto "Damned Woman And A Carcass", le aspettative per questo nuovo lavoro erano molto alte e bisogna riconoscere che nonostante la pressione, la perdita di tempo dovuta ai problemi contrattuali ed i cambi di line-up, nulla è mutato all'interno dei Dark End, in primis la qualità delle composizioni che formano il nuovo e bellissimo "Assassine".
Il symphonic black metal dei nostri è realizzato davvero con grande ispirazione e perizia, senza cadere in facili clicheè o trascinarsi in banalità da gruppo alle prime armi; sin dall'inizio del disco ci si rende conto che ci si trova di fronte ad una formazione che sa il fatto suo e che è decisamente superiore alla media, sia in fase di songwriting sia in quella di realizzazione.
"Mater Terribilis" è uno splendido antipasto di ciò che troveremo più avanti, ancora migliore per intuizione e risultato, come le splendide "A Bizarre Alchemical Practice", con degli splendidi inserti in lingua italiana, e la maestosa "Poisoned Lips of Lust", di fronte alla quale bisogna veramente inchinarsi.
Pur mantenendo una personalità fuori dal comune è indubbio il richiamo della mente a band come Cradle of Filth, a cui i Dark End si rifanno per risultati ed ispirazione, fortunatamente dei periodi iniziali, quelli di "Principle", "Vempire" e "Dusk", fortunatamente con una voce molto più gradevole di quella di Dani Filth.

Ricco, completo e ben fatto il booklet, buonissima la produzione che non fa rimpiangere più di tanto i celeberrimi studi di registrazione europei; tutti gli amanti del black metal nella sua veste più sinfonica e teatrale e gli estimatori delle succitate band, magari oggi delusi dalle ultime prove in studio, dovrebbero regalarsi perlomeno un ascolto di "Assassine".
C'è il serio rischio che scoprano un gruppo enorme come i Dark End, con la loro freschezza, fantasia, illuminazione. Da avere.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 17 mag 2010 alle 19:43

In ambito estremo, una delle rivelazioni dell'anno. Bellissimo sapere che provengono dalla nostra Italia!

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