Ottima doppietta per la label
Crash & Burn che, dopo aver portato al debutto una band ottima come quella degli Abyss of Pain, ci rilancia i nostrani
Dark End con questo secondo lavoro intitolato "
Assassine", dopo le difficoltà degli ultimi tempi avute con un'etichetta non proprio esente da critiche come la francese Deadsun.
Alla luce dell'ottimo debutto "
Damned Woman And A Carcass", le aspettative per questo nuovo lavoro erano molto alte e bisogna riconoscere che nonostante la pressione, la perdita di tempo dovuta ai problemi contrattuali ed i cambi di line-up, nulla è mutato all'interno dei Dark End, in primis la qualità delle composizioni che formano il nuovo e bellissimo "Assassine".
Il symphonic black metal dei nostri è realizzato davvero con grande ispirazione e perizia, senza cadere in facili clicheè o trascinarsi in banalità da gruppo alle prime armi; sin dall'inizio del disco ci si rende conto che ci si trova di fronte ad una formazione che sa il fatto suo e che è decisamente superiore alla media, sia in fase di songwriting sia in quella di realizzazione.
"
Mater Terribilis" è uno splendido antipasto di ciò che troveremo più avanti, ancora migliore per intuizione e risultato, come le splendide "
A Bizarre Alchemical Practice", con degli splendidi inserti in lingua italiana, e la maestosa "
Poisoned Lips of Lust", di fronte alla quale bisogna veramente inchinarsi.
Pur mantenendo una personalità fuori dal comune è indubbio il richiamo della mente a band come
Cradle of Filth, a cui i Dark End si rifanno per risultati ed ispirazione, fortunatamente dei periodi iniziali, quelli di "
Principle", "
Vempire" e "
Dusk", fortunatamente con una voce molto più gradevole di quella di Dani Filth.
Ricco, completo e ben fatto il booklet, buonissima la produzione che non fa rimpiangere più di tanto i celeberrimi studi di registrazione europei; tutti gli amanti del black metal nella sua veste più sinfonica e teatrale e gli estimatori delle succitate band, magari oggi delusi dalle ultime prove in studio, dovrebbero regalarsi perlomeno un ascolto di "Assassine".
C'è il serio rischio che scoprano un gruppo enorme come i Dark End, con la loro freschezza, fantasia, illuminazione. Da avere.