Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2003
Durata:42 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. TEAR DOWN THE WALLS (INTRO)
  2. SILENT WARS
  3. WE WILL RISE
  4. DEAD EYES SEE NO FUTURE
  5. INSTINCT
  6. LEADER OF THE RATS
  7. EXIST TO EXIT
  8. MARCHING ON A DEAD ROAD
  9. DESPICABLE HEROES
  10. END OF THE LINE
  11. DEHUMANIZATION
  12. ANTHEM
  13. SAINTS AND SINNERS

Line up

  • Angela Gossow: vocals
  • Michael Amott: guitars
  • Cristopher Amott: guitars
  • Sharlee D'Angelo: bass
  • Daniel Erlandsson: drums

Voto medio utenti

Cominciamo col dire che personalmente non mi sono mai schierato tra quelli che all'uscita di Wages Of Sin gridarono al miracolo lanciando gli Arch Enemy tra i maggiori gruppi metal contemporanei, con lodi a mio avviso eccessive per una band valida ma da molti forse sopravvalutata. Detto questo, il successore e presente Anthems Of Rebellion si presenta come un buon disco, gradevole e ben fatto, in linea con quello a cui la band ci ha abituato negli anni, ma senza suscitare eccessiva esaltazione, né tanto meno delusione ai miei occhi. Il talento di questa band, ineccepibile dal punto di vista strumentale, sta nell'aver intelligentemente accorpato il sound aggressivo e diretto del death/thrash metal degli anni novanta con una forte dose di melodia e orecchiabilità più marcatamente heavy, il tutto con buon gusto e la giusta passione per non rendere eccessivamente scontato il risultato finale. Anthems Of Rebellion è un'ulteriore conferma sotto questo aspetto: alla voce brutale di Angela si affianca il lavoro alle chitarre dei fratelli Amott, come sempre micidiale in fase di riffing e quanto mai ispirato nella parte solistica, nella quale si intrecciano le melodie che rendono facilmente memorizzabili i 13 brani in questione. Ed è proprio il lato melodico quello prediletto dai 5 musicisti, grazie anche a frequenti inserti di tastiera (sempre ad opera di Per Wiberg degli Spiritual Beggars), a passaggi acustici e al cantato pulito di Christopher Amott in alcuni episodi; per il resto il sound marcatamente "swedish" è quello che contraddistingue anche questo album, di sicuro di buon livello ma forse troppo semplificato e "accessibile", tale da rendere decisamente validi solo alcuni episodi dell'intero lavoro, su tutti l'opener "Silent Wars". Insomma, dopo l'iniziale buona impressione avuta in seguito ai primi ascolti, questo Anthems Of Rebellion perde in parte di incisività e coinvolgimento, esaurendo forse troppo presto quello che ha effettivamente da dire, pur rimanendo a mio avviso un disco gradevole e di facile ascolto.
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda
Anthems of rebellion

(after Burning Angel 'E.p.)Anthems of Rebellion is the fifth studio album by Swedish melodic death metal band Arch Enemy.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 19 lug 2009 alle 19:23

Fra i fan degli Arch Enemy chi potrebbe mai dimentifcare "Dead eyes see no future-End of the line-leader of the rats"? L'unica cosa degli a.e che forse andrebbe cambiata forse sono i testi fin troppo scontati. Il lavoro di Daniel Elrandsson denota come sempre la sua tecnica e le parti molto progressive dietro le pelli,non si limita al solito balst beat(molto raro negli arche enemy) ma va oltre e utilizza molti controtempi e qualche acellerazione qua e la. Forse le canzoni di questo cd sono molto orecchiabili e per questo gli a.e stanno acquisendo popolarità ma ascoltando bene il cd con un buon orecchio non si potrà certo disdeganre questo full lenght.

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