Gli
Oblomov sono un duo che proviene dalla fredda Repubblica Ceca e che propone un mix interessante di vari stili, sempre però posti alla base di un concreto Black Metal ogni tanto ravvivato da alcuni riffs di matrice Thrash Metal. Dove sta la novità vi starete chiedendo, e io vi rispondo che la "novità" (se proprio si può usare questo termine) è in tutti gli arrangiamenti che ci vengono costruiti sopra, e che sono eseguiti con vari flauti, sassofoni, tastiere, piano forti... e tutta una serie di strumenti musicali che ora non sto qui ad elencare, però il giocattolo funziona. Togliendo i vari intro e outro fra un brano e l'altro e concentrandosi su quelli più corposi e succosi è il caso di sottolineare come gli Oblomov sanno muoversi in tutta tranquillità dal panorama estremo e quello "sperimentale", e tutto senza far perdere un briciolo di potenza alla componente più violentemente Metal. Communitas (Deconstructing The Order) è un album per forza di cose vario e con molteplici influenze, sempre ricondotte però ad uno stile costante ed omogeneo, che è poi il tratto distintivo degli Oblomov. Peccato non abbiano un'etichetta discografica che li possa spingere a dovere, eppure ce ne sono si occupano di queste sonorità eclettiche e al limite, magari è proprio la volta buona che qualcuno si accorge di loro.
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